Vibo, la lettera di una paziente: «Medici preparati, l’ospedale merita il sostegno delle istituzioni»
La donna ringrazia l’equipe diretta dal dottor Zappia: «Nonostante le difficoltà, il personale continua a credere nella propria missione e assistere i pazienti con grande umanità»
Un ringraziamento per le cure ricevute all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. La lettera, inviata dalla paziente Mariangiola Mirabello, è indirizzata ai sanitari del nosocomio cittadino e più nel dettaglio al dottor Franco Zappia e la sua equipe: «Viviamo un momento in cui la stampa nazionale riporta quotidianamente storie di “malasanità”. Anche in questo settore, stando alle cronache, la nostra amata Calabria vanta un triste primato. Ciononostante – scrive la donna – ho sempre creduto che anche in Calabria esistano medici e infermieri altamente qualificati e che – tra mille difficoltà – svolgono il loro lavoro con dedizione e impegno. Oggi, dopo la mia personale esperienza presso il nosocomio Jazzolino di Vibo Valentia, ne ho certezza e sento il dovere di testimoniarlo e di ringraziare pubblicamente tutti i sanitari della Uoc di Chirurgia Generale di cui il dottor Zappia è primario, ove sono stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico di urgenza con successo». [Continua in basso]
Entrando nel dettaglio, la paziente spiega: «Ho constatato le competenze del primario e della sua equipe che mi hanno dato anche supporto psicologico e morale. Le capacità professionali tecnico-chirurgiche di altissimo livello, la facilità dei rapporti con il personale medico, la disponibilità costante nel fornire spiegazioni e nel preoccuparsi di aggiornare me ed i miei familiari, mi hanno dato la fiducia e la serenità per affrontare il difficile percorso clinico, oggi conclusosi. Credo – aggiunge – che l’ospedale meriti il sostegno delle Istituzioni, lavorandovi personale altamente qualificato, che nonostante le difficoltà socio-economiche attuali, continua a credere nella propria missione e assistere i pazienti con grande umanità. Al dottor Franco Zappia, a tutti coloro che hanno partecipato all’intervento, al personale infermieristico, agli operatori socio sanitari e a coloro che collaborano per alleviare le sofferenze di noi ammalati – conclude – vorrei esprimere la mia più sincera gratitudine e quella della mia famiglia: sono stati il mio raggio di sole in un momento buio».
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