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Nicotera, nella Giudecca dopo 500 anni torna la festa ebraica di Channukah

Suggestiva cerimonia nell’antico quartiere abitato da ebrei fino a cinque secoli fa. Presenti tra gli altri il rabbino capo di Napoli Cesare Moscati e il vescovo della diocesi di Mileto Attilio Nostro. Conferita la cittadinanza onoraria alla presidente Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni

Nicotera, nella Giudecca dopo 500 anni torna la festa ebraica di Channukah
La cerimonia nella Giudecca di Nicotera

Dopo 500 anni nell’antico quartiere ebraico di Nicotera si è celebrata di nuovo la Channukah, l’antichissima festa delle luci. Di nuovo, dopo cinque secoli esatti, è stato accesso il simbolico candelabro a nove braccia che ha illuminato quelle stesse vie abitate dagli ebrei fatti arrivare da Federico II nel tredicesimo secolo per dare un impulso alle attività economiche e commerciali della cittadina. Una cerimonia suggestiva quella che si è tenuta mercoledì sera nella Giudecca di Nicotera, fortemente voluta dall’amministrazione comunale e che ha visto la partecipazione del rabbino capo della comunità ebraica di Napoli Cesare Moscati, il referente della comunità ebraica di Napoli e responsabile per il Meridione Roque Pugliese e il vicepresidente e responsabile affari legali dell’Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane) Giulio Di Segni.
Dopo cinque secoli esatti dicevamo, perché il 1522 fu l’ultimo anno di esistenza per l’insediamento ebraico di Nicotera – uno dei più importanti in Calabria -, dopo che nel decennio prima il sovrano spagnolo Ferdinando il Cattolico aveva firmato un decreto di espulsione degli ebrei dal suo regno. [Continua in basso]

L’annullo filatelico dedicato a Nicotera

La delegazione ebraica è giunta a Nicotera dopo le tappe di Rota Greca e Santa Maria del Cedro (nel Cosentino) e di Bova Marina (nel Reggino). La giornata di celebrazioni dell’antico legame che unisce la cittadina costiera vibonese con la comunità ebraica è iniziata alle 15:30 con la presentazione dell’annullo filatelico richiesto dal gruppo locale di Protezione civile e rilasciato da Poste italiane, dedicato a “La Giudecca di Nicotera faro dell’ebraismo calabrese”. Ma il momento più emozionante è stato quello nell’antico quartiere ebraico: un momento di preghiera e rievocazione storica, che ha visto anche la partecipazione del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Attilio Nostro e dei parroci locali. «La diversità è arricchimento», ha sottolineato più volte il rabbino Moscati, ricordando pure come le radici tra le due religioni siano comuni. E proprio al vescovo Nostro è stato chiesto di accendere la prima delle nove candele del candelabro ebraico, a simboleggiare anche la forte integrazione che a Nicotera esisteva tra le due comunità. «Un’emozione grandissima vedere tanta gente intorno al candelabro, proprio come accadeva secoli fa in questi stessi luoghi. Così come ci riempie di gioia vedere i nicoteresi incuriositi, desiderosi di approfondire», ha detto Di Segni. 

Da sinistra: Di Segni, Leone, don Maccarone, Moscati e Pugliese

La festa si è poi spostata nella sala consiliare, a Palazzo Convento. Qui è stato letto un messaggio del presidente della Regione Roberto Occhiuto che ha sottolineato che «siamo la regione con più giudecche in Italia, coltiviamo il cedro e tanti cognomi in Calabria sono di origine ebraica», pertanto obiettivo del suo governo sarà quello di creare un «ponte forte e duraturo con mondo ebraico, da cui possano nascere occasioni di confronto culturale e di sviluppo sul piano turistico e commerciale». Si è proceduto poi con il conferimento della cittadinanza onoraria di Nicotera alla presidente Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni. Quest’ultima, in collegamento da Gerusalemme, ha ringraziato gli amministratori e i cittadini nicoteresi per il riconoscimento, «che è un riconoscimento che va all’intera comunità ebraica» – ha detto. La Giunta, nelle persone del vicesindaco Marco Vecchio e del consigliere con delega alla Cultura Giuseppe Leone, ha omaggiato gli ospiti con una riproduzione della mappa di Nicotera nel Cinquecento e ha comunicato l’iscrizione dei loro nomi nell’albo d’oro della cittadina.  

Dall’amministrazione fanno sapere che l’evento di mercoledì «s’inquadra nella progettualità attivata dal consigliere Leone (partecipazione alle Giornate europee della cultura ebraica, incontri con le scuole, visite turistiche guidate, ecc.) e che vedrà adesso anche l’apertura del già istituito Centro di Studi sull’ebraismo in Calabria, già quasi del tutto allestito a Palazzo Polito, e frutto di una idea progettuale di Giovanni Durante e dello stesso Leone».

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