Fede e arte: l’essenza del Natale nei presepi artigianali di Patrizia Comerci
I lavori dell’artista originaria di Potenzoni: «Lo studio è fondamentale ma avere idee creative rende l’opera speciale»
![Fede e arte: l’essenza del Natale nei presepi artigianali di Patrizia Comerci](https://www.ilvibonese.it/wp-content/uploads/2022/12/presepi-comerci-tre-copertina-768x461.jpg)
È una vera e propria arte. Ha radici profonde, simboli antichi, affascina chi lo osserva. La rappresentazione della nascita di Gesù aveva infatti lo scopo di trasmettere un messaggio di fede, educare, far sentire l’uomo partecipe delle origini della cristianità. Del “mistero” di un Dio divenuto uomo. Col tempo, i presepi hanno assunto un ruolo artistico di non poco conto. Semplici, barocchi, preziosi, commerciali. E poi, gli artigianali. Frutto dell’impegno, dell’estro creativo e della forza comunicativa di chi li crea. Patrizia Comerci, originaria di Potenzoni frazione di Briatico, ci racconta questo straordinario viaggio: «Realizzare presepi è un’arte. Lo studio, la ricerca sono fondamentali ma – spiega – non sono tutto. Grazie al talento, alla creatività si può fare la differenza. Questi elementi riescono a infondere nelle opere una luce speciale, magica». I materiali usati sono tantissimi, così come le tecniche utilizzate: «Legno, corteccia, cartoncino, sughero. E poi ancora stucco, prodotti naturali, muschio marino, rametti». [Continua in basso]
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Come nasce un presepe artigianale
La struttura di diversi presepi è in polistirolo ma si tende a variare in base al risultato finale che s’intende ottenere. Altro aspetto riguarda le dimensioni, che in genere non superano i 40×30 centimetri: «Mi è capitato anche di crearne di più ampi e ciò mi ha permesso di focalizzare l’attenzione anche su ambientazioni varie, più dettagliate. Come per esempio, la zona mercato, o la rappresentazione della vita quotidiana dei personaggi all’interno dei borghi che fanno da cornice al “lieto evento”. Tra questi ce ne è uno che preparo per una riffa. I fondi serviranno a sostenere le spese per l’Infiorata (manifestazione d’arte e fede che si svolge a Potenzoni in occasione del Corpus domini)».
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Un lavoro certosino costellato anche da sperimentazioni: «Passo dopo passo ho anche acquisito nuovi metodi per la realizzazione di componenti del presepe. Per esempio utilizzando un particolare tipo di terracotta riesco e creare parte di alberi, oppure la frutta. Tutte cose che nei primi tempi dovevo acquistare». Alla base di tutto, c’è una grande passione alimentata dall’amore per le opere fatte a mano: «Quest’arte mi è stata trasmessa da padre Lorenzo Di Bruno, per anni alla guida della parrocchia di Potenzoni. Per la nostra comunità – aggiunge- ha fatto tante cose buone e ha trasmesso il suo sapere tirando fuori capacità che non immaginavo di avere, almeno in questi termini. Grazie ai suoi insegnamenti, mi ha aperto una porticina e tirato fuori un discreto talento».
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