“Coltiviamo capolavori”: le eccellenze del Vibonese conquistano la Cittadella
Racconto per immagini incentrato sui prodotti tipici della provincia. È il senso dell'iniziativa realizzata in sinergia tra Regione, Confagricoltura e Gal Terre Vibonesi presentata a Catanzaro
Un racconto per immagini incentrato sulle eccellenze della provincia vibonese: dalla cipolla rossa di Tropea al pecorino del Monte Poro, dallo zibibbo alla ‘nduja, dal tartufo di Pizzo ai mostaccioli, al miele, alla “sujaca” (fagiolo tipico) – della Costa degli dei. È il senso dell’iniziativa “Coltiviamo capolavori” realizzata in sinergia tra Regione, Confagricoltura e Gal Terre Vibonesi presentata a Catanzaro, nell’area Pecco della Cittadella regionale. A confrontarsi sui contenuti dell’attività di promozione dei tesori agricoli, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, il presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti, il presidente del Gal Terre Vibonesi Vitaliano Papillo e, in video collegamento da Roma, il leader nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. «I prodotti dell’agricoltura – ha detto Occhiuto – sono elementi identitari per la Calabria e su questi prodotti si costruisce un racconto del territorio. Questi devono essere asset portanti per costruire un marketing territoriale che faccia vedere fuori dalla nostra regione quante ricchezze straordinaria abbia la Calabria. Iniziative come questa – ha aggiunto Occhiuto – devono aiutarci a superare quella che è la prima barriera allo sviluppo della Calabria, ovvero lo storytelling fatto nel corso degli anni di questa regione. In questo senso è bello vedere come una piccola provincia come quella di Vibo abbia al suo interno tante ricchezze e marcatori identitari. E questo deve richiamare il fatto che nel corso degli anni noi su queste ricchezze non siamo stati in grado di costruire un’identità e un brand da comunicare all’esterno».
Anche l’assessore regionale Gallo ha insistito sulla necessità di raccogliere quella che si configura come una delle sfide decisive per lo sviluppo. «Promozione e programmazione – ha detto Gallo – sono elementi importanti proprio per raccontare una storia della nostra regione diversa da quella che purtroppo appare prevalente».
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