A Vibo Marina Guardia costiera e vigili del fuoco uniti per celebrare Santa Barbara
Dopo la messa officiata dal vescovo Nostro, si è svolta un'esercitazione congiunta di soccorso e salvataggio. Forte il legame tra i due Corpi e la loro Santa patrona
Venerdì 2 dicembre (con due giorni di anticipo), la Marina militare-Guardia costiera e i vigili del fuoco hanno festeggiato Santa Barbara, patrona dei rispettivi Corpi. A testimoniare l’ormai consolidata collaborazione tra la Capitaneria di porto e i vigili del fuoco, anche quest’anno le celebrazioni sono state svolte congiuntamente. Nella chiesa della Madonna di Pompei, il vescovo mons. Attilio Nostro ha officiato la Santa Messa solenne in onore della Santa patrona dei due Corpi. Alla celebrazione hanno presenziato il capo del Compartimento marittimo di Vibo Valentia, C.F. Luigi Spalluto e il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Vibo Valentia, Antonino Casella. Presenti anche le massime autorità civili e militari oltre alle rappresentanze di personale dei vigili del fuoco, della Capitaneria e delle relative associazioni d’arma. Alle ore 11, nel porto di Vibo Marina, si è poi svolta una esercitazione di soccorso e salvataggio alla quale hanno partecipato mezzi e personale della Guardia costiera e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché il servizio tecnico-nautico portuale e il personale della Scuola italiana cani da salvataggio. [Continua in basso]
Cenni sulla vita di Santa Barbara
Si narra che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscuro, che al “quattro del mese di dicembre, regnante Massimiano Imperatore, ed essendo preside Marziano…” (circa nel 228 d.C.), fu incenerito da un fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi.
La martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù: “…tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita l’orazione della tua ancilla… Pregoti il Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio,…mandali grazia per tua misericordia”.
Il legame con la Marina militare e i vigili del fuoco
Da queste espressioni si percepisce l’intenso intreccio che lega Santa Barbara agli uomini della Marina militare e del Corpo dei vigili del fuoco. La leggenda spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo, presso ciascun magazzino di munizioni, in particolare sulle navi da guerra, per devozione alla vergine di Nicomedia, è presente sulle pareti un’immagine della Santa perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri che si chiamano appunto “Santa barbara”. [Continua in basso]
Il 4 dicembre di ogni anno uomini e donne della Marina militare e quanti operano per essa, nel ritrovarsi con le comuni origini e valori, festeggiano solennemente la loro Santa patrona. È tradizione, infatti, a bordo delle navi e presso tutti gli enti e i comandi della Forza Armata commemorare la ricorrenza di Santa Barbara. Le donne e gli uomini dei vigili del fuoco festeggiano anche loro il 4 dicembre la propria Patrona in tutte le strutture presenti sul territorio nazionale e nella commemorazione ripercorrono le attività svolte durante tutto l’anno per la salvaguardia e l’incolumità delle persone, l’integrità dei beni e dell’ambiente, la difesa civile e la prevenzione incendi.
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