Strada del Mare: la Provincia chiude il tratto fra Coccorino e Joppolo ma informa l’Anas solo a cose fatte
Manca l’opportuna segnaletica come per legge e anche i dissuasori di velocità. Nessun sindaco informato preventivamente dell’ordinanza e neanche la Prefettura, mentre del solito “scaricabarile” fra enti sono i cittadini a pagarne le spese costretti ora a percorrere la “mulattiera” provinciale numero 25
E’ un movimento nelle vecchie reti corticali posate dalla Provincia di Vibo a meta anni ‘90 il motivo che ha portato l’ente alla chiusura ieri sera della Strada del Mare fra Joppolo e Coccorino, riaperta nel luglio 2019 solo grazie all’intervento del Ministero dei Lavori pubblici (guidato all’epoca dal ministro Danilo Toninelli) che si è sostituito all’inerzia della Provincia che andava avanti dal 9 novembre 2017 quando un enorme masso si è staccato dal costone. [Continua in basso]
“Le reti attive – fanno notare dal comitato “Strada del Mare” – hanno comunque lavorato rilasciando terra e andrebbero svuotate e sistemate. La chiusura sine die ha ben poco senso come altre parti dell’ordinanza di chiusura disposta dalla Provincia che saranno discusse nelle sedi opportune”.
Il comitato “Strada del Mare” spiega poi che “nella prossima settimana era già stata pianificata la consegna dell’ultimo lotto da parte di Anas all’impresa, dove anche questa fascia del costone – mancante di velette – sarà oggetto di intervento.
Attendiamo ulteriori notizie e nel caso chiederemo di convocare una riunione urgente in Prefettura. Non è accettabile isolare un territorio in questo modo e come sempre la viabilità alternativa è peggiore per scolari, pendolari, forze di polizia e soccorso e vigili del fuoco”.
Sin qui il comitato “Strada del Mare”. Per parte nostra spieghiamo meglio alcuni aspetti di una vicenda in cui il primo dato è rappresentato dal fatto che la Provincia di Vibo Valentia ha chiuso la strada senza apporre l’opportuna segnaletica alla barriera che ha sistemato alla meno peggio per chiudere la strada fra Coccorino e Joppolo. Mancano i dissuasori di velocità e la segnaletica notturna così come mancano le indicazioni relative alla chiusura sia al bivio di Panaia, sia 150 metri prima della barriera e sia per chi proviene da Nicotera. Secondo aspetto: la Provincia ha inteso ieri sera chiudere la strada senza informare i sindaci di Joppolo, Ricadi e Nicotera e neanche la Prefettura di Vibo che è sempre stata parte attiva nel seguire con attenzione tutta la vicenda (l’ordinanza non la menziona al pari dei sindaci).
Terzo aspetto: le reti corticali che ora hanno leggermente ceduto a causa della pioggia sono di competenza della Provincia di Vibo. Quarto: mai come nel caso della chiusura della Strada del Mare avvenuta ieri sera è mancata la comunicazione tra la Provincia di Vibo e l’Anas, atteso che proprio l’Anas sta per cominciare l’ultimo lotto dei lavori, comprensivo anche della fascia da cui è caduto il pietrisco. Tale fascia verrà totalmente rifatta (atteso che le reti corticali aderenti al costone sono vecchie e vetuste), ma resta il fatto che la Provincia ha informato l’Anas dell’ordinanza solo a chiusura della strada avvenuta. Quinto: le reti corticali che ora hanno ceduto – con chiodatura penetrante di un metro – non sono state posate dall’Anas lo scorso anno (Anas usa chiodature penetranti di sei metri di profondità), ma – lo ribadiamo – sono le vecchie reti sistemate dalla Provincia negli scorsi anni.
Sesto: a pagarne per spese di tale situazione sono come al solito i cittadini e gli automobilisti, costretti ora a percorrere la strada alternativa provinciale numero 25 che continua a presentarsi in condizioni di pericolo e che continua ad essere lasciata nell’abbandono da parte della Provincia.
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