Bike Sharing a Vibo: via libera dal Comune allo schema di affidamento per il concessionario fra oneri e vantaggi
La Giunta approva le linee guida della convenzione che ha quale destinataria l'impresa che si aggiudicherà la gestione del servizio. Ecco tutte le responsabilità
Il 6 ottobre il “collaudo-inaugurazione”, nei giorni scorsi invece le polemiche per il mancato avvio del servizio e l’assenza di un gestore sollevate dalla minoranza consiliare che aveva parlato di «solito slogan dell’amministrazione» da parte del sindaco e dell’assessore all’Ambiente che avevano risposto per le rime. Adesso, però, la giunta comunale ha compiuto un ulteriore step, procedendo all’approvazione dello “Schema di convenzione per l’affidamento del Bike Sharing” con chi garantirà le migliori condizioni economiche e gestionali per l’Ente e anche il miglior servizio per la comunità.
Ma, a mancare, per il momento, sono proprio i potenziali interessati: le precedenti gare d’appalto, infatti, sono andate deserte, mentre ancora non si è chiusa la trattativa con un altro soggetto. [Continua in basso]
Gli obiettivi del servizio
Attraverso il Bike Sharing, Palazzo Luigi Razza punta a garantire alla cittadinanza servizi di mobilità sostenibile ai fini di ridurre il traffico veicolare all’interno del tessuto urbano e le emissioni derivanti dai mezzi di trasporto con conseguente miglioramento della qualità dell’aria in città, migliorando al contempo la fruizione del “Parco Archeologico Urbano di Vibo Valentia” e le aree a verde della città. Altro obiettivo è quello di migliorare l’offerta turistica presentando la propria città come moderna ed innovativa, aumentando la consapevolezza dei cittadini sulle modalità di trasporto sostenibili e le due ruote, puntando così a ridurre il traffico veicolare privato limitando gli ingressi nel centro urbano.
I compiti del concessionario
Sarà chiamato a garantire il funzionamento integrale del sistema attraverso l’utilizzo del software di gestione fornito per il servizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi e delle ciclostazioni per fare in modo che tutti gli elementi del sistema siano sempre in perfetto stato di funzionamento per tutta la durata dell’appalto, oltre a garantire la vigilanza di mezzi e delle postazioni attraverso l’utilizzo del sistema video. [Continua in basso]
Le ciclostazioni
Le infrastrutture sono costituite da quattro ciclostazioni modulari, con dieci stalli ciascuno, installate nella zona centrale del territorio comunale, con l’utilizzo di venti biciclette a pedalata assistita (city-bike) dotate di tracker Gps. Nel corso dell’anno 2023 (verosimilmente entro l’estate 2023) saranno poi realizzate tre ulteriori postazioni a Vibo Marina con nove biciclette a pedalata assistita (city-bike). Nelle ciclostazioni sarà inoltre possibile prevedere l’utilizzo di alcuni stalli per il parcheggio e la ricarica di e-bike private. Ogni ciclostazione è dotata di un punto esterno con presa “Schuko” per la ricarica di mezzi elettrici privati.
Dove si trovano
Quelle presenti nella città capoluogo sono costituite da dieci postazioni modulari e si trovano in: Piazza Martiri D’Ungheria, Parco urbano, Piazza San Leoluca e Parco delle Rimembranze. Le tre ciclostazioni previste nella zona Marina – in fase di progettazione con 6 postazioni modulari ciascuna – sono state pensate al Lido Proserpina, agli imbarchi per le Isole (accanto al bar Il Gabbiano) e nella piazzetta di Bivona. [Continua in basso]
Gestione delle postazioni
L’impresa affidataria dovrà garantire in modo efficace la redistribuzione delle biciclette nelle ciclostazioni al fine di rispondere adeguatamente alla domanda degli utenti. In particolare tutte le postazioni, alle ore 7, dovranno avere la disponibilità di almeno tre biciclette. Inoltre l’impresa affidataria potrà chiedere di cambiare il luogo postazioni qualora queste non fossero rispondenti alle esigenze dell’utenza (in pratica divenissero poco accessibili); inoltre nel caso di avarie delle biciclette o di qualsiasi altro elemento del sistema, l’impresa si impegna a ripristinare le condizioni di perfetto stato e funzionamento, assumendosi i costi dell’operazione.
Come accedere al servizio
L’utente si interfaccerà attraverso un’App dedicata e personalizzata per l’amministrazione comunale, scaricabile gratuitamente su smartphone su Apple Store e Google play. La fase di registrazione dell’utente avviene tramite l’inserimento progressivo delle informazioni attraverso l’applicazione: dati anagrafici di riconoscimento, indirizzo di fatturazione e metodo di pagamento.
Call center dedicato
A supporto del servizio di bike sharing dovrà essere fornito dal concessionario un servizio di assistenza telefonica all’utenza, attraverso su numero dedicato in grado di fornire risposte puntuali in merito ad informazioni generali sul servizio, alla disponibilità di biciclette in tempo reale, a diagnosi di eventuali problematiche tecniche, all’assistenza utenza nell’atto di prelievo/deposito e alla gestione delle segnalazioni di disservizio. In generale il servizio dovrà essere attivo tutti i giorni da lunedì al sabato, dalle 7 alle 21.
Tariffazione del servizio e durata
Una volta individuato il concessionario, sarà concordata con l’amministrazione comunale. Sono previste tariffe agevolate per abbonamenti o in relazione a specifiche categorie di utenza.
La durata. La concessione del servizio di Bike Sharing e degli spazi pubblicitari ha durata di quattro anni che decorrono dalla data di avvio del servizio al pubblico, con possibilità di rinnovo per ulteriori quattro. Ogni 12 mesi il gestore dovrà trasmettere una relazione di gestione contabile e tecnica. L’ente appaltante, inoltre, per consentire la copertura parziale dei costi di gestione del sistema, concede all’impresa la gestione per l’uso commerciale degli spazi pubblicitari ricavabili sulle ciclostazioni e sui mezzi in affidamento per l’intera durata contrattuale.
Responsabilità e assicurazione per danni a terzi
Il Comune non sarà responsabile per eventuali infortuni che dovessero subire le persone impegnate nell’esecuzione del servizio e gli utenti. L’impresa concessionaria, infatti, assume in proprio ogni responsabilità risarcitoria e le obbligazioni relative comunque connesse allo svolgimento, gestione e manutenzione del servizio di Bike Sharing e gestione e manutenzione degli spazi pubblicitari. In ogni caso è a carico dell’impresa aggiudicataria l’adozione, nell’esecuzione dei lavori, di tutte le misure e le cautele necessarie per evitare il verificarsi di danni di qualsiasi genere alle persone, a beni mobili e immobili. L’impresa assume la responsabilità di ogni danno subito dall’Ente appaltante e da terzi a causa di incidenti, danneggiamenti, o distruzioni, verificatosi nel corso dell’esecuzione dell’oggetto del contratto, ed è tenuta, a suo completo carico e senza la possibilità di richiedere alcun rimborso all’Ente appaltante, a ripristinare i manufatti, le aree, le attrezzature, gli impianti eventualmente danneggiati nell’espletamento del servizio.
A tale scopo il concessionario dovrà stipulare un apposito contratto di assicurazione a completa copertura per danni a cose e lesioni a persone (compresi eventi morte e invalidità permanente) che fossero prodotti durante la gestione, manutenzione del servizio di bike sharing, anche per spostamenti delle stazioni che si rendessero necessari nel corso della gestione del servizio, nonché ogni possibile infortunio all’utente, determinato da cause imputabili direttamente o indirettamente agli elementi del sistema (bicicletta, stazione etc.), prodotti durante la gestione/funzionamento del servizio o cause ad esso connesse, per un massimale annuo non inferiore a dieci milioni di euro e con massimale per sinistro non inferiore ad cinque milioni di euro.
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