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Questa sera in piazza per la pace: iniziativa della Cgil anche a Vibo Valentia

Il segretario generale dell’Area Vasta Enzo Scalese: «Adesione alla mobilitazione lanciata da Europe for Peace e torna nelle piazze con iniziative organizzate con altre associazioni per chiedere percorsi concreti di Pace in Ucraina e in tutti gli altri conflitti armati del mondo»

Questa sera in piazza per la pace: iniziativa della Cgil anche a Vibo Valentia
Foto di repertorio

«La coalizione Europe for Peace, formata dalle principali reti per la pace in Italia con l’adesione di centinaia di organizzazioni, è profondamente preoccupata per l’escalation militare che ha portato il conflitto armato alla soglia critica della guerra atomica, e questo mentre la crisi economica si abbatte sulle fasce più deboli delle popolazioni europee (aggravata dalle speculazioni sul costo dell’energia), le industrie e i commercianti di armi fanno affari e moltiplicano i propri guadagni. La Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo aderisce alla mobilitazione lanciata da Europe for Peace e torna nelle piazze venerdì 21 ottobre con un iniziative organizzate con altre associazioni per chiedere percorsi concreti di Pace in Ucraina e in tutti gli altri conflitti armati del mondo». Ad annunciarlo, il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese. Questo pomeriggio, dunque, alle ore 17.30 a Catanzaro ci sarà un corteo che partirà da Prefettura mentre in Corso Umberto a Vibo Valentia (accanto al Monumento ai Caduti) la Cgil Area Vasta sarà in piazza con un sit in: entrambe le manifestazioni saranno per la pace e a un sostegno ad azioni multilaterali, le uniche capaci di «portare una vera democrazia globale, a partire dalla volontà di pace della maggioranza delle comunità e dei popoli». [Continua in basso]

Le iniziative sono organizzate in preparazione della manifestazione nazionale del 5 novembre prossimo. Nel testo sottoscritto dalle aderenti di Europe for Peace si sottolinea come “l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto di lunga durata” portando conseguenze nefaste “anche per l’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale”. Ribadendo la vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra si ricorda poi come occorra cercare “una soluzione negoziale, ma non si vedono sinora iniziative politiche né da parte degli Stati, né da parte delle istituzioni internazionali e multilaterali” sottolineando come invece sia necessario “che il nostro Paese, l’Europa, le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato avviando un percorso per una Conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa, metta al sicuro la pace anche per il futuro”. Anche alla luce delle rinnovate ed inaccettabili minacce nucleari.

Rilanciata anche la posizione di base del movimento pacifista italiano fin dall’inizio del conflitto ucraino: “Le armi non portano la pace, ma solo nuove sofferenze per la popolazione. Non c’è nessuna guerra da vincere: noi invece vogliamo vincere la pace” e per tale motivo viene proposta una nuova occasione nazionale di mobilitazione per la pace, con uno chiaro obiettivo: “Tacciano le armi, negoziato subito! Verso una Conferenza internazionale di pace”.

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