domenica,Dicembre 22 2024

“Rinviata a giudizio”, accusa e difesa si confrontano su LaC sul “caso” Natuzza Evolo

Ospiti del format Gilberto Floriani già direttore del Sbv, Riccardo Succurro, presidente del Centro internazionale di studi gioachimiti e la giornalista Alessandra Carrieri. Appuntamento alle ore 21.00

“Rinviata a giudizio”, accusa e difesa si confrontano su LaC sul “caso” Natuzza Evolo
Natuzza Evolo

Questa sera nuovo appuntamento con “Calabria rinviata a giudizio”. Al centro il “caso” Natuzza Evolo. A mettere “sotto inchiesta” la mistica di Paravati è la nuova puntata del settimanale che analizza cinquant’anni di storia della Calabria.

Il “caso” Natuzza Evolo

A rappresentare l’accusa sarà Gilberto Floriani, già direttore del Sistema bibliotecario di Vibo Valentia. Agnostico, europeista, illuminista, bibliotecario,Floriani vorrà vedere chiaro sui misteri di Natuzza.
La difesa sarà affidata a Riccardo Succurro, presidente del Centro internazionale di studi gioachimiti, già sindaco di San Giovanni in Fiore, studioso, direttore didattico, cattolico, con una formazione di sinistra.
Il ‘giudice’ che dovrà dire una parola conclusiva sull’intera vicenda è la giornalista Alessandra Carrieri.

‘Rinviata a giudizio’ parlerà prima di tutto di fede, un sentimento di devozione verso determinate credenze che vengono normalmente accettate per vere. Carl Jung sosteneva: “Io credo soltanto in ciò che so per esperienza. Questo mette fuori campo la fede. Dunque io non credo all’esistenza di Dio per fede: io ‘so’ che Dio esiste”. In realtà l’uomo da sempre ha avuto il bisogno di dare un senso e una risposta ai tanti misteri della vita e a tutto quello che accade senza una spiegazione logica o scientifica. L’uomo ha bisogno dì trovare risposte, magari nella filosofia o nella religione.

L’arrivo di padre Gemelli in Calabria

Così quando negli anni ‘40 a Natuzza accadono fatti che all’apparenza non hanno alcuna spiegazione logica, il Vaticano manda in Calabria padre Agostino Gemelli che senza alcun preambolo va dritto al cuore del problema, e sul caso traccia in maniera netta, e questa volta definitiva, la sua diagnosi: “In linea di massima la soluzione – scrive padre Gemelli al Vescovo mons. Paolo Albera – è sempre quella: l’isolamento, in modo che si faccia il silenzio attorno alla persona”. Dunque, Natuzza Evolo va isolata dal resto del mondo, e immediatamente. Per il rettore dell’Università Cattolica di Milano è più che certo che non esista altra alternativa possibile di fronte al dilagare della “fama” che incomincia a circondare questa giovane donna calabrese.

Natuzza: la fede, i ‘miracoli’, i tanti misteri, la straordinaria accoglienza dei fedeli, perfino dei laici, di tanti studiosi. Fede e misteri, attorno ad una figura che si avvia verso gli onori degli altari. Ma ovviamente i dubbi e le perplessità rimangono tali. L’appuntamento è questa sera, martedì 18 ottobre alle 21 LaC Tv, canale 11 del DTT, 411 TivùSat e 820 Sky.

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