Vibo: al liceo “Berto” si è parlato dello sviluppo abitativo del capoluogo
L’incontro promosso dall’associazione “Ali di Vibonesità” in collaborazione con l’istituto superiore cittadino
“L’attualità del valore degli antichi lineamenti essenziali della storia di Vibo Valentia”, questo l’argomento dell’incontro che si è tenuto nell’aula magna del liceo scientifico “Giuseppe Berto” di Vibo Valentia. Relatore l’architetto Giuseppe Lonetti, docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Ad introdurre i lavori la dirigente scolastica, Licia Maria Bevilacqua. Franca Garoffolo Cantafio, già docente presso il liceo “Berto” e responsabile del settore Scuola e Università dell’associazione “Ali di Vibonesità”, ha illustrato i punti salienti dell’incontro volto ad analizzare dal punto di vista architettonico lo sviluppo abitativo e culturale della città capoluogo. L’Associazione, che ha promosso l’iniziativa in collaborazione con il Liceo vibonese, è nata nel mese di marzo, con lo scopo di promuovere la cultura e la Storia vibonesi. Presieduta dall’avvocato Tony Bilotta, presente all’incontro, si avvale della collaborazione del giornalista Giuseppe Sarlo e di molti altri cittadini impegnati a promuovere la rinascita di un territorio che dia speranza ai giovani e conservi saldamente il prestigio di un patrimonio culturale che ha reso grande la storia di Vibo Valentia. [Continua in basso]
L’incontro si è incentrato proprio sul rapporto tra città antica e attuale ma lo scopo principale è stato quello di sensibilizzare i giovani sulla situazione della città, essendo proprio loro il futuro di quest’ultima. Dopo una breve introduzione sul contesto storico e sulla nascita di Vibo Valentia, agli allievi del” Berto” sono state illustrate la storia e l’architettura di alcuni tra i più importanti e interessanti edifici della città, dal Duomo di San Leoluca ai palazzi storici e nobiliari, come Palazzo Gagliardi. Al termine degli interventi gli allievi hanno potuto rivolgere i propri quesiti ai relatori. A conclusione dell’incontro, proprio ai giovani è stato consegnato il testimone della storia invitandoli a riappropriarsi dello studio, della cura e della rinascita della città.