Mileto, il mega raccordo tra lo svincolo dell’A2 e la Fondazione di Natuzza non si farà
I 20 milioni di euro già stanziati saranno utilizzati per ammodernare il tratto di strada esistente. Alla base della decisione, i problemi di fattibilità e il raddoppio dei costi
Il mega raccordo che dall’omonimo svincolo autostradale avrebbe dovuto portare a Mileto e alla Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati non si farà più. In alternativa – visto che l’esorbitante aumento delle materie prime e che il raddoppio dei costi non consentirebbero di portarlo a termine – si utilizzeranno i 20 milioni di fondi Cipe, (destinati nel 2016 per tale scopo dall’allora governatore della Calabria Mario Oliverio) per razionalizzare e adeguare al meglio il tratto di strada provinciale già esistente, in parte chiuso per oltre un decennio al traffico veicolare per smottamenti e frane. Nel febbraio del 2021, tra l’altro, nella Cittadella della Regione si era tenuto un tavolo tecnico proprio per discutere il progetto iniziale e far sì che i soldi non andassero perduti. All’incontro furono all’epoca invitati anche il presidente della Provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano e l’attuale sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano, il quale sin dal suo insediamento ha spinto affinché la pratica venisse portata avanti. [Continua in basso]
Nella lettera di convocazione d’allora, con riferimento agli interventi di adeguamento e realizzazione della rete stradale, si spiegava che «a seguito di espletamento di procedura a evidenza pubblica» la Regione, in qualità di Stazione appaltante, aveva proceduto «all’affidamento dell’Accordo Quadro per l’esecuzione di prestazioni di progettazione afferenti al livello di approfondimento di progettazione di fattibilità tecnica ed economica relativo al “Collegamento tra lo svincolo di Mileto e la viabilità esistente-Paravati. Lotto 7”». A seguire, si specificava che il tavolo tecnico era stato convocato «al fine di un proattivo confronto sulle azioni da intraprendere e sugli adempimenti da formalizzare nel prosieguo della procedura “de qua”». Dal tavolo e dal confronto tra le parti, nell’occasione era emersa la necessità di eseguire nel più breve tempo possibile un sopralluogo al fine di valutare la situazione territoriale e procedere, sulla base delle indicazioni provenienti dagli ambiti locali, alla progettazione della fattibilità, base di partenza per la progettazione definitiva.
I sopralluoghi nel frattempo ci sono stati, gli studi di fattibilità, dal canto loro, hanno permesso di capire che per attuare il progetto iniziale ci sarebbero oggi voluti 45 milioni di euro, e a questo punto dalla Regione si è optato per l’adeguamento, l’ammodernamento e la messa in sicurezza del tratto esistente. Allo stato, le indagini geologiche, il progetto preliminare e quello definitivo sono stati espletati, di conseguenza è stato dato l’incarico per la fase esecutiva. Per accelerare l’iter, nei mesi scorsi, su richiesta della Regione, i tecnici del Comune di Mileto hanno già effettuato l’accertamento catastale delle oltre 400 particelle interessate dal percorso. L’obiettivo è di appaltare e avviare i lavori entro il 2023, al fine di scongiurare la perdita del finanziamento.