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Escursione sul monte Trematerra, viaggio tra castagneti secolari e antichi “pastillari”

Si tratta di strutture di edilizia rurale nelle quali le castagne venivano essiccate. Il percorso trekking si terrà il 16 ottobre con partenza da Serra San Bruno

Escursione sul monte Trematerra, viaggio tra castagneti secolari e antichi “pastillari”
Escursione Monte Trematerra

I boschi del monte Trematerra saranno al centro di una nuova escursione dell’associazione “Vivi Serra San Bruno”. Un viaggio, quello in programma per il 16 ottobre con partenza alle ore 8.30 (stazione Eni, Serra San Bruno), tra natura e storia per conoscere le bellezze di un territorio selvaggio, ricchissimo di panorami spettacolari e testimonianze di tradizioni passate: «In questo percorso – afferma il referente del sodalizio Mario Papasodaro – osserveremo da vicino castagni secolari, incontreremo e visiteremo antichi essiccatori conosciuti con il nome di “pastillari”». La lunghezza del cammino è di 13 chilometri con difficoltà medio-alta (dislivello 390 metri). Sarà presente una sola fonte d’acqua potabile: «Attraverseremo tutto il territorio della Lacina. Si tratta di un luogo che presenta un’elevata ricchezza di habitat. È uno dei Sic, siti di interesse comunitario del parco delle Serre in quanto una delle poche zone umide montane meridionali dove si concentrano centinaia di specie rare (circa 300)», aggiunge Papasodaro. [Continua in basso]

“U pastillaru”, edilizia rurale

Il percorso consente di conoscere curiose sfaccettature della tradizione rurale. In particolare, il presidente di “Vivi Serra San Bruno” specifica: «II castagno, in passato, ha avuto un’importanza elevatissima come fonte primaria di cibo per esseri umani, bestiame e animali selvatici. In tante parti della Calabria, il complesso delle condizioni del territorio ha fatto sì che la coltura del castagneto da frutto si sviluppasse in misura consistente e significativa tanto da caratterizzarne il paesaggio agrario e la stessa edilizia rurale». Lungo il sentiero si troveranno numerose tracce di queste strutture dove le castagne venivano essiccate. I panorami compenseranno la fatica, assicurano i promotori: «Arriveremo in cima da dove si potrà osservare il mare Ionio. Sarà davvero una esperienza unica per quanti vorranno partecipare».

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