venerdì,Novembre 22 2024

Sistema bibliotecario vibonese, Corrado L’Andolina: «Criticità severe e profonde»

Il presidente del Polo culturale interviene sulla paventata chiusura della struttura. E ricorda: «Il Sistema è patrimonio della città di Vibo Valentia, del suo comprensorio e per molti versi dell’intera Calabria»

Sistema bibliotecario vibonese, Corrado L’Andolina: «Criticità severe e profonde»
La sede del Sistema bibliotecario vibonese e, nel riquadro, Corrado L'Andolina

«Il Sistema bibliotecario vibonese è patrimonio della città di Vibo Valentia, del suo comprensorio e per molti versi dell’intera Calabria. Il Festival Leggere&Scrivere e le innumerevoli iniziative culturali sono i dati più conosciuti dal pubblico. Ma vale la pena ricordare che è anche la più grande biblioteca della Calabria operativa. E ancora, che gestisce servizi di primaria importanza per conto della Regione Calabria. Insomma, uno scrigno di sapere, conoscenza ed esperienza per cui vale la pena spendersi». È quanto ricorda il presidente dello stesso Sistema bibliotecario vibonese, nonché sindaco di Zambrone, Corrado L’Andolina. Quest’ultimo (eletto a maggio scorso all’unanimità dall’assemblea dei sindaci) interviene e prende posizione in merito alla paventata chiusura dell’importante Polo culturale a causa della mancanza di personale e dei pochi fondi ormai disponibili per fare fronte non solo alle spese dei pochi operatori ancora in servizio ma anche alla manutenzione ordinaria della struttura. [Continua in basso]  

«Saranno avviate idonee interlocuzioni con le deputate istituzioni»

Una sala lettura del Sistema

«Questi risultati – aggiunge il presidente del Sistema – sono il frutto di tanto lavoro che hanno visto il raggruppamento d’innumerevoli sinergie. E proprio per dare il mio contributo a questo percorso di crescita che ho accettato, pochi mesi fa, la carica di presidente. Grazie a tale carica ho cercato di dare una svolta, sia sotto il profilo della politica culturale che organizzativa. Il Sistema bibliotecario vibonese è una risorsa di tutti e come tale va orientato nella sua prassi e nelle sue tante manifestazioni. Come logico corollario ho auspicato una maggiore presenza nelle realtà territoriali». Per quanto concerne l’aspetto organizzativo, Corrado L’Andolina spiega che «le criticità riscontrate sono severe, profonde, significative e vanno quindi affrontate in un’ottica lungimirante ed equilibrata. È necessario preservare quanto di positivo costruito e voltare pagina sul resto. Per ottenere questo risultato occorre convergenza, unità d’intenti e appropriati strumenti. In caso contrario, il risultato sarà irreversibilmente negativo. Personalmente valuterò, nell’immediato futuro, con estremo discernimento in che termini potrò ancora essere utile al Sistema e ogni decisione in merito sarà attentamente ponderata. Infine, sull’orario di apertura, a breve sarà ripristinata la piena funzionalità. Per sopperire alla carenza di personale saranno avviate, nell’immediato, idonee interlocuzioni con le deputate istituzioni, con le scuole e con il mondo del volontariato. Però, anche su questo punto occorrerà un piano strategico e risolutivo. Il Sistema – questa la conclusione del suo presidente – ha bisogno di un ampio rinnovamento. Per dirla con le parole di un vecchio e saggio socialista come Pietro Nenni: “Rinnovarsi o perire!”».

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