Limbadi, a Motta Filocastro successo per il Festival di musica popolare “Facimu Rota”
Nella notte di San Lorenzo di scena i migliori suonatori tradizionali calabresi, dal Pollino allo Stretto, da Alessandria del Carretto a Cardeto, passando per Conflenti
Nella notte di San Lorenzo, Motta Filocastro, frazione di Limbadi e borgo medievale alle pendici del Monteporo, assurge a ombelico della cultura popolare calabrese. Lo fa ospitando, nell’ambito del festival di musica popolare “Facimu rota”, organizzato dall’associazione culturale “Il Tocco”, il gotha dei suonatori tradizionali calabresi, dal Pollino allo Stretto, da Alessandria del Carretto a Cardeto, passando per Conflenti. Artisti provenienti dagli stessi luoghi celebrati in passato da intellettuali del calibro di Vittorio De Seta e Corrado Alvaro nelle loro struggenti opere documentaristiche. La manifestazione di quest’anno, giunta alla sua dodicesima edizione, si è caratterizzata per un apprezzato ritorno alle origini, all’essenza autentica e genuina della festa popolare. Un’occasione per riallacciare i fili col passato, riaffermando la propria identità, che è quella della civiltà contadina e agropastorale. Una civiltà radicata alla terra e agli animali, alla loro sacralità, fedele ai ritmi naturali dell’esistenza. [Continua in basso]
La giornata del 10 agosto ha visto diversi momenti di intrattenimento, tutti significativi e interessanti. Si è partiti nel pomeriggio col laboratorio sulla costruzione degli strumenti tradizionali da suono con materiali naturali e di riciclo. Successivamente è andato in scena un secondo laboratorio, con tanto di esibizione serale, dal titolo all'”Erva Radicchia” sull’uso e il suono delle campane e dei campanacci da pascolo nonché una performance sulla tradizione della Corajisima (Quaresima). Il tutto è stato curato da Andrea Bressi e Christian Ferlaino dell’Associazione Felici e Conflenti. Nel frattempo in piazza Vittorio Emanuele III risuonavano, e si prolungavano fino a tarda serata, le “passate”, con tanto di “rote”, dei suonatori dell’Associazione culturale zampognari di Cardeto guidati dai fratelli Sebastiano e Filippo Battaglia. A dare loro man forte anche i fratelli De Rito di Pernocari. Molto apprezzati sono stati poi i canti di amore e sdegno intonati per le viuzze del borgo dai musicisti dell’associazione Felici e Conflenti. Il finale ha visto l’esibizione del gruppo reggino degli Skunchiuruti impreziosita dalla straordinaria partecipazione dei musicisti di Alessandria del Carretto, Paolo Napoli e Antonio Arvia, e dell’artista locrideo Domenico Corapi. Soddisfatto per la buona riuscita della manifestazione il presidente dell’associazione “Il Tocco” Graziano Ciancio che, ringraziando quanti hanno contribuito alla kermesse, ha dato a tutti appuntamento al prossimo anno con la tredicesima edizione.