Dal Viminale fondi per la videosorveglianza: nel Vibonese interessati 4 Comuni
Potranno partecipare al bando i territori con più di 20mila abitanti o quegli enti che sono stati sciolti per mafia. In Calabria sono 37 i potenziali beneficiari
Il ministero dell’Interno ha messo a disposizione ulteriori risorse per il finanziamento di progetti di realizzazione di impianti di videosorveglianza integrata da parte delle amministrazioni locali delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il bando, cui potranno partecipare i comuni con una popolazione residente superiore a 20 mila abitanti, nonché i comuni con un numero di abitanti inferiore che siano stati sciolti per infiltrazioni mafiose, è stato predisposto a seguito della consultazione delle Regioni e dell’Anci. Le risorse – reperite nell’ambito del Programma Operativo Complementare “Legalità” 2014 – 2020 (c.d. POC “Legalità”) – ammontano a 30 milioni di euro. [Continua in basso]
Dall’iniziativa sono stati esclusi i comuni che abbiano già beneficiato di finanziamenti a valere sui medesimi programmi o sui fondi assegnati per la realizzazione di impianti di videosorveglianza.
I comuni in possesso dei requisiti per la partecipazione al bando sono complessivamente 219, dei quali 66 in Campania (tra cui Napoli, Avellino, Benevento e Caserta), 65 in Sicilia (fra essi Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, Trapani ed Enna), 48 in Puglia (tra i quali Barletta, Andria e Trani, Brindisi e Taranto), 37 in Calabria (fra gli altri Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia), 3 in Basilicata (fra cui Potenza e Matera).
Nel Vibonese, in particolare, i comuni potenzialmente finanziabili sono: Vibo Valentia, Pizzo, San Gregorio d’Ippona e Soriano.
L’invio ai comuni interessati delle informazioni e della documentazione necessarie per la partecipazione al bando sarà curato dalle prefetture. Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 20 ottobre.