Mileto, successo per il bici pellegrinaggio alla Madonna della Catena di Dinami
All’evento organizzato annualmente dal locale “Kata Club” hanno partecipato decine di ciclisti, benedetti prima della partenza dal vescovo Attilio Nostro
Dopo due edizioni svolte a regime ridotto a causa della pandemia da Covid-19, è ritornato, con il consueto ritmo e con una folta partecipazione di ciclisti provenienti da tutta la provincia di Vibo Valentia, il bici pellegrinaggio organizzato annualmente dal “Kata Club” di Mileto in onore della Madonna della Catena di Dinami. L’iniziativa di devozione e di sport è giunta ormai alla sua XV edizione. Il bici pellegrinaggio ha preso il via ieri mattina dalla cittadina normanna, con la benedizione impartita a tutti i partecipanti dal vescovo, monsignor Attilio Nostro, grande appassionato di ciclismo. Nell’occasione il presule della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea ha posto l’accento sui valori insiti nello sport. Subito dopo, i partecipanti all’iniziativa sono partiti in gruppo alla volta del luogo di culto mariano. Dopo aver percorso in bici i circa 20 chilometri che separano Mileto a Dinami, davanti al santuario dedicato alla Vergine Maria i pellegrini del pedale sono stati accolti dal parroco don Rocco Suppa. [Continua in basso]
Il sacerdote, dopo aver impartito l’ulteriore benedizione e recitato con i presenti la preghiera del ciclista, ha voluto dare un segno tangibile della valenza della loro performance omaggiando i corridori con un apposito attestato di partecipazione. I soci del “Kata Club” di Mileto, a loro volta, hanno ricambiato il gesto consegnando a don Suppa una pergamena con inciso uno stralcio del romanzo “Carasace”, in cui il compianto studioso Giuseppe Occhiato ricorda con grande trasporto e lirismo il pellegrinaggio che in tanti, ancora oggi, effettuano a piedi in occasione della festa patronale di Dinami, giungendo – in segno di devozione – da paesi lontani al santuario dedicato alla Vergine Maria. Dopo aver salutato, sostato in preghiera e posto un omaggio floreale ai piedi dell’antica statua che raffigura la Madonna della Catena, i pellegrini sono risaliti in bicicletta ripercorrendo in questo caso a ritroso il lungo tratto che li separava dalla città sede di diocesi.