Recuperare spazi e socialità tolti dal Covid: concluso il progetto della scuola media di Limbadi
Dallo sport alla musica, dall’arte al riciclo: tante le attività realizzate dai sessanta alunni che hanno partecipato al Pon. Soddisfatti dirigente e docenti
Riappropriarsi degli spazi fisici e dei contatti sociali e affettivi di cui si è stati privati a causa della pandemia. È questo l’obiettivo che si è posto il progetto Pon “A scuola per stare insieme” realizzato alla scuola secondaria di I grado di Limbadi. Dallo sport alla musica, fino all’arte e al riciclo dei rifiuti: tante le attività realizzate dai sessanta alunni che hanno partecipato. Il tutto sotto la guida dei docenti esperti Romolo Calandruccio, Loredana Calò e Luciano Lapa e delle tutor Francesca Marra, Annalisa Vardè e Paola Scarfone. [Continua in basso]
I moduli attuati, nella cornice del villaggio “La porta del sole” a San Ferdinando, sono stati tre: “Ma che musica!”, “Scuola Cre…Attiva” e “Insieme per giocare”. Nell’ambito del primo, i ragazzi hanno approfondito le loro conoscenze musicali con la riscrittura in chiave ironica del brano “We weel rock you”, da loro cantata e musicata. Nel modulo “Scuola cre…attiva” gli alunni hanno avuto modo di sbizzarrirsi con la creazione di otto splendidi abiti realizzati con materiale di riciclo (carta, plastica, cartone), che hanno poi indossato durante la sfilata conclusiva. Il modulo “Insieme per giocare”, infine, ha coinvolto gli alunni in esercizi ginnici di varia difficoltà, confluiti poi nella coreografia del video musicale.
Soddisfatta la dirigente scolastica Marisa Piro, che ha fortemente voluto la realizzazione del Pon: «Lo scopo primario del progetto, il recupero della socializzazione – si legge in una nota -, è stato ampiamente centrato. Ci auguriamo che progetti di questo genere possano essere realizzati anche in futuro». Felici per l’esperienza vissuta anche gli alunni e i docenti coinvolti, i quali dichiarano che «la partecipazione degli alunni iscritti è stata sempre molto attiva, dimostrando ancora una volta come la scuola media di Limbadi sia molto attenta ai bisogni educativi dei ragazzi realizzando percorsi di insegnamento “attraenti” che favoriscono la crescita umana del lavorare in gruppo, del rispetto di sé e degli altri».
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