Filadelfia, concluso il corso per operatrici dei centri antiviolenza
La giornata finale del seminario organizzato dall’associazione “Da donna a donna” con la consegna degli attestati e i saluti finali
Si è concluso il corso di formazione “Sapere Aude” per operatrici, e aspiranti tali, dei centri antiviolenza e delle case rifugio per discenti delle discipline di genere e dei fenomeni di violenza contro le donne. La giornata finale del corso si è tenuta sabato nella biblioteca di Filadelfia, Comune che ha ospitato il seminario da dicembre sino a luglio. Il corso è stato organizzato nell’ambito di un progetto della casa rifugio “La casa di Agar” (luogo destinato a donne vittime di violenza della provincia di Vibo Valentia) gestita dall’associazione “Da donna a donna”. [Continua in basso]
Al corso hanno potuto partecipare psicologhe, assistenti sociali ed avvocati, poiché la violenza subita dalle donne – e dunque ciò che genera – è stata analizzata proprio da questi tre punti di vista: psicologico, familiare e giuridico. Tre aspetti fondamentali per comprendere il fenomeno che solo nel 2022 ha già ucciso ben 51 donne. Il corso ha avuto l’obiettivo di formare le aspiranti operatrici sia come professioniste che come donne, perché «è solo imparando a riconoscere il profilo di un uomo violento che si può pensare di evitarlo» in quanto gli uomini violenti «non possono essere giustificati, capiti, accontentati, perché chi esercita violenza – non solo da un punto di vista fisico ma anche psicologico – si serve di chi è fragile, e di chi, per paura, non vuole cambiare vita».
La fragilità, però, può trasformarsi in forza, soprattutto grazie a chi dà supporto, con professionalità e sensibilità, nei centri di rifugio, principale luogo di salvezza delle donne vittime di violenza. Per le corsiste si sono così aperte le porte verso nuove conoscenze, considerando anche che gli incontri sono stati arricchiti da testimonianze di psicologhe, assistenti sociali ed avvocati (non solo quelle che tenevano i corsi ma anche chi li seguiva) che hanno riferito in diverse occasioni episodi oggetto dei loro studi. La presidente Azzurra Pelaggi si è detta molto soddisfatta del grande lavoro di squadra che si è riuscito a creare: «La violenza – ha spiegato – è un fenomeno serio. Combatterla è un dovere: non si può restare in silenzio».