Spilinga, tutto pronto per il gemellaggio con la città statunitense di Newark
Il legame tra i due territori risale ai primi anni del Novecento, quando molti spilingesi emigrarono negli Usa senza però mai dimenticare la propria terra
Tutto pronto a Spilinga per la cerimonia di gemellaggio con Newark, città di oltre 280mila abitanti negli Stati Uniti. Questa sera, alle 21 – orario italiano, ore 15 negli Usa – il sindaco Enzo Marasco si collegherà in streaming da piazza Italia con il collega di Newark Ras J. Baraka, per la firma del patto di gemellaggio.
Forte e antico è il legame tra i due territori. Il tutto risale al XX secolo, quando numerosi spilingesi hanno lasciato la loro terra e con la famosa valigia di cartone hanno raggiunto gli Stati Uniti in cerca di un futuro migliore per loro e per le loro famiglie. Senza conoscere la lingua né i costumi locali, ma con tanta determinazione e voglia di lavorare, si sono stabiliti in città come quella di Newark, dando il loro contributo per lo sviluppo e la crescita delle stesse.
E proprio volgendo lo sguardo a quel passato – poi non così lontano -, oggi Spilinga e Newark si legano ancor di più, auspicando nuove forme di collaborazione per il futuro, che portino vantaggi nei rispettivi Paesi, in termini di commercio, cultura e turismo. [Continua in basso]
Nel 1927 a Newark fu fondato lo “Splilingese Social Club”, nato con l’obiettivo di accogliere ed unire i migranti appena arrivati, assicurando oltre che un primo punto di riferimento anche un luogo di aiuto per chiunque fosse in stato di bisogno, con cure per gli ammalati e sostegno finanziario ai disoccupati. Gli emigrati spilingesi hanno inoltre costruito la loro chiesa “Mount Carmel”, in Oliver Street e precisamente nel quartiere delle industrie del ferro di Newark. Oggi questa chiesa rappresenta una testimonianza della religiosità e delle tradizioni culturali dei migranti nonché un ricordo perenne dei tanti immigrati che con le loro piccole e sudate donazioni hanno realizzato l’impossibile.
Altro merito degli spilingesi migrati a Newark è stato quello, nel 2000, di contribuire con le loro donazioni a ristrutturare una chiesa del loro paese natale. Contemporaneamente, nel terreno di Mount Carmel hanno edificato una “copia” del santuario spilingese della Madonna della Fontana, a memoria e testimonianza della loro fede e devozione nonché segno del legame nostalgico con il loro paese di origine. I legami con il paese di origine sono continuamente rinnovati e rinforzati grazie ai viaggi di molte persone che tornano a Spilinga, spinti da legami familiari e di amicizia. Da oggi, il tutto sarà rinforzato grazie al gemellaggio tra le due città.
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