È morto il cardinale Hummes, amico del Vibonese e cittadino onorario di Mileto
VIDEO | Il legame con questa terra era dovuto all’affettuosa amicizia con il vescovo Cortese. Nel 2018 la sua ultima visita, per rendere omaggio al “fratello” scomparso
Con la morte del cardinale Claudio Hummes il Vibonese perde un amico e Mileto un suo cittadino onorario. Il porporato francescano, già arcivescovo metropolita di São Paulo del Brasile e prefetto della Congregazione per il Clero, è scomparso nelle scorse ore all’età di 87 anni, dopo una lunga malattia. La stretta vicinanza con questo scorcio di Calabria era dovuta alla profonda amicizia che lo legava a monsignor Domenico Tarcisio Cortese, vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea per circa 29 anni e suo affettuoso compagno di studi. La cittadinanza onoraria gli era stata conferita nel 2005, dall’allora sindaco Rocco Condoleo. [Continua in basso]
L’ultima visita alla “sua” Mileto era avvenuta nel 2018, in occasione della festa di Maria Santissima della Cattolica, già malato e spinto dal desiderio di “rivedere” per l’ultima volta il fratello francescano Cortese, precedentemente scomparso e sepolto sulla navata destra della basilica cattedrale. Ad accoglierlo, con un «ben tornato a casa sua», il vescovo dell’epoca Luigi Renzo e l’attuale parroco della chiesa madre della diocesi, don Domenico Dicarlo, “figlio prediletto” del compianto presule di San Giovanni in Fiore. «Sono felice di essere qui e di ritrovarvi – aveva affermato in quei momenti l’alto prelato brasiliano, visibilmente commosso – di rivedere tante facce conosciute e di rivivere tanti ricordi e gesti di fraternità. Mi sento a casa mia tra voi».
Nell’occasione il cardinale Hummes aveva, tra l’altro, trovato il modo di impartire la solenne benedizione alla nuova sede della Comunità terapeutica “Oasi dei due Papi”, gestita dall’associazione “Maranathà” e di recarsi a Vibo Valentia per la benedizione di una lastra commemorativa nella chiesa “Regina Pacis”, di cui nel 2005 aveva posto la prima pietra. Tra i momenti, anche quello di una breve intervista rilasciata all’emittente televisiva LaC. Nelle scorse ore, come detto, la sua morte terrena. Nella Chiesa e nel mondo sarà ricordato per la sua santità e umiltà, per la vicinanza agli ultimi (in particolare alla popolazione indigena dell’Amazzonia) e per aver, nel conclave del 2013, sussurrato all’orecchio dell’appena eletto Papa Bergoglio: «Non dimenticare i poveri», portandolo a scegliere il nome Francesco. Nel Vibonese e nella “sua” città, Mileto, anche come un affettuoso e fraterno amico.
Non è mancato il messaggio di cordoglio da parte della Diocesi, guidata dal vescovo Attilio Nostro: «La Chiesa di Dio che è in Mileto – Nicotera – Tropea si unisce all’unanime cordoglio per la morte del cardinale Claudio Hummes che ebbe l’onore di accogliere più volte in mezzo a sé e di ascoltarne la parola sempre appassionata e illuminata dalla sapienza che viene dall’alto. Nel ricordo di tutti coloro che durante le sue visite ne hanno sperimentato di persona il vigore pastorale e il coraggio profetico, la figura del card. Hummes resterà indelebile. Il Dio della vita conceda a questo pastore generoso la meritata ricompensa per le sue fatiche».