Natuzza e le “sue” emografie, Marinelli: «Fenomeno autentico e soprannaturale»
Il biografo ufficiale della Serva di Dio tratta il tema nel suo ultimo libro. Le sue conclusioni: «Un’energia intelligente pilotava le particelle di sangue»
Nell’attesa che il prossimo 6 agosto venga finalmente aperta al culto la grande chiesa della Villa della Gioia, sorta a Paravati per volontà della Serva di Dio Natuzza Evolo, i devoti della mistica potranno approfondire un aspetto della sua santità con l’ultima fatica letteraria del professore Valerio Marinelli, unanimemente riconosciuto come il suo biografo ufficiale. Dalla sua, lo studioso, vanta ben 13 volumi pubblicati sul tema, molti dei quali quando l’umile donna calabrese, morta il giorno di Ognissanti del 2009, era ancora in vita. L’ultimo suo libro si intitola: “Emografie della Serva di Dio Natuzza Evolo – un fenomeno mistico che la scienza non sa spiegare”. E detto da un ingegnere nucleare e professore emerito dell’Università della Calabria – tra l’altro autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel campo della termoidraulica dei reattori nucleari, dell’energetica degli edifici e dell’ingegneria solare – c’è da crederci. Nelle 216 pagine del libro il professore Marinelli tratta il fenomeno senza preclusioni di sorta e mettendolo sotto la lente d’ingrandimento a 360%. Ne esce fuori una corposa documentazione sul tema delle emografie che va oltre il carisma proprio di Mamma Natuzza. [Continua in basso]
Lo studioso e devoto della mistica, nell’ultima sua fatica letteraria dà spazio alle numerose testimonianze di coloro che hanno assistito con i propri occhi al verificarsi del fenomeno, con tanto di prove fotografiche di quanto osservato nei momenti in cui scritture, immagini e simboli religiosi si producevano su garze, fazzoletti e quant’altro, a contatto con il corpo della Serva di Dio. Tra i testimoni oculari figurano molti magistrati, medici e avvocati, ma anche tante persone comuni. Il tema viene affrontato anche focalizzando l’attenzione sugli esami scientifici, sui contributi di numerosi studiosi ed esperti del settore, su una prova filmata, sulle considerazioni dello stesso autore, sulle stimmate e sulle sofferenze che la mistica riviveva il giorno del venerdì santo. A completare il tutto, lo studio teologico sulle emografie di Natuzza, a cura di padre Giacinto B. Cataldo, e il focus su altre quattro mistiche in possesso di tale carisma, fermo restando l’unicità di quello della Serva di Dio di Paravati per «la varietà delle composizioni emografiche e delle emografie prodotte. Il fenomeno dell’emografia, o scrittura a sangue – spiega in premessa il professore Marinelli – consiste nella formazione prodigiosa di scritte e simboli di carattere religioso su fazzoletti, garzine, indumenti e panni vari da parte del sangue affluente dalle stimmate o dalla cute; è stato un dono mistico caratteristico di Natuzza, raro nella storia dei mistici, che ha destato meraviglia ed ha contribuito a rafforzare la fede di chi la ha accostata. Potrebbe essere considerato un fenomeno di origine soprannaturale».