Al carcere di Vibo la festa della polizia penitenziaria
Prima cerimonia alla presenza del vescovo Nostro e delle autorità territoriali, poi un momento di convivialità
Grande festa della Polizia Penitenziaria di Vibo Valentia ieri presso il piazzale antistante la casa circondariale. La cerimonia è iniziata alle ore 19 con la Santa messa officiata dal vescovo monsignor Attilio Nostro e i due cappellani del carcere don Maurizio Macrì e don Pietro Pontoriero alla presenza delle massime autorità civili e militari, tra sui prefetto di Vibo Valentia, Roberta Lulli. Presente tra le numerose autorità anche il vice sindaco di Vibo Valentia e l’onorevole Tucci. La cerimonia si è conclusa con gli apprezzatissimi discorsi del direttore Angela Marcelo e del comandante Salvatore Conti. La messa è stata allietata dallo straordinario coro formato dai migliori docenti della Casa Circondariale appartenenti all’istituto Tecnico economico di Vibo Valentia “Galileo Galilei” e la presenza del vice comandante Carmelo D’Angelo. [Continua in basso]
La cerimonia è proseguita con il premio Corigliano, con cui la Direzione del carcere ha elargito premi in buoni denaro per i figli degli appartenenti all’amministrazione penitenziaria che hanno riportato eccellenti risultati scolastici nel corso dell’anno. La premiazione è avvenuta ad opera del comandante provinciale dei Carabinieri col. Bruno Capece, del primo dirigente della Questura e del vescovo. Al termine si è tenuta una cena organizzata presso il piazzale retrostante la caserma della Polizia Penitenzia, con la presenza, tra l’altro del vescovo, del colonnello Capece e il suo seguito di ufficiali.
Evento unico nel suo genere e dallo straordinario menù preparato dal personale. L’evento, che ha visto la partecipazione alla cena di circa 400 persone, fortemente voluta dal direttore Marcello e dal dirigente Conti, è stato allietato da karaoke, gonfiabili per bambini e truccabimbi, nonché la partecipazione del noto contante e comico “Micu u pulici”. Eventi che dimostrano l’eccezionale gestione della direzione del Carcere anche grazie all’auto tassazione del personale e al contributo, tra l’altro, dell’ente assistenza amministrazione penitenziaria, della ditta Tonno Callipo, della ditta Curtosi, Edil Arena e Furfaro.