All’evento Forum Pa il progetto della Provincia di Vibo su Palazzo De Riso-Gagliardi
L'idea di valorizzare l'importante struttura è stata scelta dagli organizzatori dell'iniziativa nazionale dedicata al tema della modernizzazione della Pubblica amministrazione
“Favorire il cambiamento organizzativo e tecnologico delle pubbliche amministrazioni e dei sistemi territoriali. Sostenere tutti i processi di innovazione che impattano sul sistema pubblico, sullo sviluppo del Paese, sulla vita quotidiana di cittadini”. Questi gli intenti principali di Forum Pa, uno dei più importanti eventi nazionali dedicati al tema della modernizzazione della Pubblica amministrazione. Un appuntamento di notevole rilevanza nel corso del quale, quest’anno, un ruolo significativo è stato riconosciuto dagli organizzatori anche alla Provincia di Vibo Valentia. Lo riporta una nota dello stesso ente. Il Forum Pa, in questa edizione, ha in particolare verificato a che punto sia l’attuazione degli investimenti e delle riforme del Pnrr e della programmazione europea, mettendo al centro dell’analisi i nuovi paradigmi della trasformazione organizzativa, tecnologica e digitale. [Continua in basso]
Tra le buone pratiche in via di realizzazione nei diversi contesti territoriali attraverso l’utilizzo di metodi innovativi – informa ancora la nota – è stato inserito anche il progetto inerente alla valorizzazione da parte della Provincia di Vibo Valentia del Palazzo De Riso-Gagliardi, attraverso un concorso di progettazione da realizzare in collaborazione con l’Ordine provinciale e con il Consiglio nazionale degli Architetti. Un concorso di progettazione finalizzato all’acquisizione di un progetto (con livello di approfondimento pari a quello di un progetto di fattibilità tecnica ed economica), per la valorizzazione del palazzo nobiliare “De Riso-Gagliardi” da destinare a Polo culturale dell’innovazione e del turismo ecosostenibile. La Provincia di Vibo Valentia è stata, dunque, presente in maniera attiva all’edizione 2022 del Forum Pa, attraverso un collegamento in videoconferenza del presidente Salvatore Solano e del responsabile dell’Ufficio Pnrr, Domenico Antonio Maida.
«L’argomento cardine scelto dagli organizzatori e per cui la nostra Provincia è stata selezionata tra centinaia di Enti – spiega l’architetto Maida -, è stato il “Fondo per concorsi di progettazione e di idee per la coesione territoriale”, uno strumento a supporto di Comuni, Province e Città Metropolitane per cogliere, al meglio, le opportunità connesse al Pnrr e alla Programmazione 2021. Tale fondo è stato istituito per sostenere e accelerare il processo di progettazione negli enti pubblici, che potranno beneficiarne per promuovere bandi per concorsi di idee o di progettazione rivolti a professionisti e istituire così un “parco progetti” al quale attingere per candidarsi nell’ambito delle opportunità offerte dai diversi strumenti finanziari oggi disponibili. A quattro mesi dalla pubblicazione del decreto di riparto del Fondo (Dpcm 17 dicembre 2021) sono stati presentati i primi risultati raggiunti, con il coinvolgimento – ha evidenziato Maida – della Provincia di Vibo e del Comune di Celano, Enti beneficiari, scelti dagli organizzatori, che hanno illustrato le proposte progettuali oggetto di concorso di progettazione». [Continua in basso]
Nel corso della videoconferenza il presidente Solano ha illustrato, con un intervento di carattere istituzionale, gli obiettivi della fase di progettazione avviata dalla Provincia di Vibo. «Fase di progettazione che s’incardina – ha messo in luce Solano – in una serie di iniziative amministrative messe in atto per salvaguardare e promuovere il patrimonio storico, artistico e architettonico della nostra realtà territoriale e quindi per incentivare anche il turismo di natura culturale».
I relatori dell’Agenzia della Coesione Territoriale, traendo le conclusioni della call interattiva hanno, infine, ribadito il loro apprezzamento per l’iniziativa messa in atto dalla Provincia di Vibo Valentia, soprattutto riguardo agli aspetti attinenti «all’innovazione metodologica e alla coerenza con il decreto di finanziamento», sottolineandone nel contempo «la valenza sociale del progetto di recupero di un bene di primaria importanza storico-architettonica in ambito urbano».