Vibo Marina: dopo oltre 20 anni si spengono le luci della storica giostrina
Prima il Covid, che ha provocato un danno economico non di poco conto, poi la tassa per l’occupazione di suolo pubblico e l’aumento del costo dell’energia elettrica, probabilmente, alla base della decisione della proprietà
Un mix di suoni, colori, luci, emozioni: questi i principali ingredienti di un mondo che, da sempre, affascina i bambini. Ma da lunedì i bambini di Vibo Marina non potranno più fare un giro sui cavallini e sulle carrozze della giostra che, insieme al trenino, era una delle poche attrattive riservate ai più piccoli. Dopo oltre venti anni di attività, la storica giostrina di via Emilia non girerà più. Prima l’emergenza Covid, che ha provocato un danno economico non di poco conto, poi il pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico e l’aumento del costo dell’energia elettrica, senza la possibilità di generare entrate sufficienti, sono state, probabilmente, alla base della decisione della proprietà di spegnere le luci e demolire tutto, mettendo fine alla presenza dell’attrazione sulla quale sono passate generazioni di bambini sotto gli occhi dei genitori, ognuno dei quali conserva un personale ricordo. Una presenza che svolgeva anche un ruolo di socializzazione e che poteva definirsi il contraltare della preoccupazione e dello stress: oggi più che mai i bambini avrebbero bisogno di sorrisi e spensieratezza.
«Nulla dà al bambino tanta tristezza- recita un aforisma- come vedere la giostra perdere velocità e poi fermarsi». Attività che chiudono una dopo l’altra. Proprio di fronte alla giostra chiusa, la filiale di un istituto bancario, anche essa chiusa da oltre due anni, simboli di una desertificazione economica che sembra non doversi arrestare.
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