Crisi idrica a Vibo, ordinanza del sindaco: «Usare l’acqua solo per usi igienico-domestici»
Il primo cittadino firma altre due ordinanze che riguardano lo svolgimento delle manifestazioni estive e la pulizia dei terreni incolti da parte dei proprietari
Il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo ha emanato un provvedimento che sarà in vigore per tutto il periodo estivo e fino a sua revoca. Secondo l’ordinanza dunque è vietato l’uso dell’acqua proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli potabili e igienico-domestici, cosi come l’uso dell’acqua potabile per il riempimento di piscine o innaffiamento di parchi, giardini e orti. Sono esclusi dal provvedimento parchi e giardini pubblici per i quali però, il settore comunale competente è obbligato a limitare al minimo l’utilizzo di acqua, riducendo le annaffiature all’indispensabile e utilizzare, per tale scopo, preferibilmente l’approvvigionamento idrico proveniente da fonti alternative e non dall’acquedotto. «Il provvedimento – spiegano dal Comune – si è reso necessario a seguito dello stato di emergenza idropotabile che conferma una situazione di grave criticità per tutta la stagione estiva. Una scelta quasi obbligata, visto il perdurare della siccità, dopo mesi di assenza di precipitazioni in un momento di particolare caldo che spinge a maggiori consumi idrici». [Continua in basso]
Svolgimento manifestazioni estive
Inoltre è stata emessa ordinanza sindacale che «consente nel periodo 1° luglio – 15 settembre le manifestazioni, gli intrattenimenti musicali nei pubblici esercizi, nei luoghi pubblici e nei locali di intrattenimento, svago e similari (stabilimenti balneari), con o senza utilizzi di impianti elettroacustici di amplificazione e di diffusione sonora, entro e non oltre le ore 1. L’ordinanza in questione – proseguono dal Palazzo di Città – tiene conto della vocazione turistica del territorio comunale e della necessità di rendere compatibili le esigenze di natura abitativa e di soggiorno con quella delle attività economiche e lavorative. Il provvedimento prevede altresì l’applicazione di pesanti sanzioni nei confronti dei trasgressori, compresa, alla reiterata infrazione, la chiusura del locale pubblico per un periodo che va dai cinque ai trenta giorni».
Pulizia dei terreni incolti
Infine, con ulteriore ordinanza è stato disposto che i proprietari e/o conduttori dei terreni incolti all’interno della perimetrazione dei centri abitati, dei terreni prospicienti le proprietà pubbliche e di uso pubblico e dei terreni confinanti con abitazioni e loro pertinenze per fasce di cinque metri dai confini, «provvedano ad effettuare interventi di pulizia e manutenzione nelle loro aree private, anche per evitare il possibile rischio di incendio, in particolare: taglio dell’erba, regolazione delle siepi, potature delle alberature e piante, con rimozione dello sfalcio, immondizia e rifiuti in genere. Inoltre, l’ordinanza prevede che tutti i proprietari e/o conduttori di terreni su tutto il territorio comunale, per ogni periodo dell’anno, provvedano a mantenere gli stessi sgombri da qualsiasi tipo di materiale che possa offrire rifugio ad animali. In caso di mancato rispetto delle ordinanze, sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro da parte della Polizia municipale».