L’anniversario dell’Arma a Vibo, il colonnello Capece: «Noi e le vittime di mafia un’unica famiglia» – Video
Celebrati i 208 anni dalla fondazione. Presenti i parenti di Maria Chindamo, Matteo Vinci, Francesco Vangeli, Filippo Ceravolo, Francesco Prestia Lamberti. Il comandante provinciale ha rivolto il suo pensiero anche al piccolo Lorenzo Bretti, che ha perso la sua battaglia contro un male incurabile. Ricordata Rinascita Scott e un «impegno accresciuto e mai venuto meno»
Nella sede del 14° Battaglione dei Carabinieri di Calabria con sede a Vibo Valentia, celebrato il 208esimo anniversario della Fondazione dell’Arma, alla presenza delle massime autorità istituzionali, militari e religiose della provincia. L’inno di Mameli interpretato dall’orchestra giovanile del liceo Capialbi diretta dal maestro Diego Ventura, ha dato il via alla manifestazione. [Continua in basso]
Davanti a uno schieramento di forze dell’ordine composto dagli uomini dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” e dell’8° Elinucleo, sono state consegnate le onorificenze a quanti si sono contraddistinti nel lavoro. «È per me un privilegio poter ringraziare e salutare i presenti», ha affermato il comandante provinciale Bruno Capece, che ha ringraziato i familiari delle vittime innocenti della criminalità. Presenti il fratello di Maria Chindamo, i genitori di Matteo Vinci, di Francesco Vangeli, di Filippo Ceravolo e di Francesco Prestia Lamberti. «Familiari – ha aggiunto – che ormai tutti noi sentiamo appartenere alla nostra grande famiglia, persone capaci di trasformare il loro profondo dolore in impegno, memoria, vita e speranza di rinascita e riscatto della Calabria».
E poi un pensiero il comandante lo ha rivolto ai familiari di Lorenzo Bretti, il bimbo di Pizzo che ha perso la sua battaglia contro un male incurabile. «Il nostro piccolo angelo – lo ha definito Capece – entrato nei cuori di tutti noi e che voglio pensare sorridente in mezzo a questi splendidi ragazzi».
L’operazione Rinascita Scott
L’odierna cerimonia coincide con l’ormai imminente conclusione del mandato triennale del colonnello Capece, che ha tracciato un bilancio dell’attività svolta dell’Arma dei carabinieri in questo territorio. «Sono scolpite nei nostri cuori le immagini della storica operazione Rinascita-Scott e della commovente manifestazione di vicinanza e di affetto della popolazione vibonese, il 24 dicembre 2019. Il nostro impegno, da quella indimenticabile data, è accresciuto e non è mai venuto meno, anche nei momenti più delicati e drammatici della pandemia». [Continua in basso]
Il bilancio dell’attività dell’Arma
Quindi ha elencato i risultati ottenuti dai suoi uomini, dall’arresto di 8 latitanti, all’operazione Apate che ha disarticolato due sodalizi criminali dediti a furti di auto, in abitazione e al riciclaggio. Dalle indebite percezioni di ingenti somme di denaro, a titolo di reddito di cittadinanza e di sussidi “covid” fino all’operazione “Diacono” che ha smascherato un giro di malaffare nell’illecito rilascio di titoli scolastici e accademici. E ancora il sequestro di 15 piantagioni di marjuana, l’arresto di 40 persone per reati connessi alla droga, il rinvenimento di 144 armi e relativo munizionamento. «Una particolare attenzione – ha aggiunto il comandante – è stata rivolta ai reati ambientali». E tra le attività sottolineate dal comandante Capece anche l’azione di prevenzione e di educazione negli istituti scolastici, dove, grazie alla sensibilità di dirigenti scolastici e docenti, sono stati realizzati frequenti e proficui incontri sui temi della legalità e sul rispetto dell’ambiente.
A celebrare l’Arma, diverse autorità istituzionali, politiche e civili del territorio. Significativa, tra gli altri, quella di Giuseppe Borrello, referente regionale di Libera, che ha inteso rivolgere un plauso, da parte della società civile e dai familiari di tutte le vittime innocenti delle mafie, agli uomini della Benemerita.