venerdì,Novembre 22 2024

Vibo: il Convitto “Filangieri” chiude l’anno con un ricco programma di eventi

Dopo due anni di pandemia l’istituto sta lentamente tornando alla “normalità”: previste uscite didattiche, viaggi di integrazione culturali, escursioni sul territorio e attività conclusive

Vibo: il Convitto “Filangieri” chiude l’anno con un ricco programma di eventi
L'ingresso del Convitto con i colori della pace

Dopo due anni difficili, condizionati dalla pandemia da Covid 19, il mondo della scuola ritorna ad una quasi normalità: uscite didattiche, viaggi di integrazione culturale, escursioni sul territorio e attività conclusive. Ricco il programma di fine anno scolastico del Convitto “Filangieri” di Vibo Valentia. Concluso il triangolare di calcio a 5 e pallavolo, organizzato dagli educatori del Convitto e dai docenti di scienze motorie Giuliani, Giamba, Dotti e che ha visto fronteggiarsi le rappresentanze del Convitto e delle secondarie di 1° grado di Piscopio e San Gregorio d’Ippona, inizia una settimana intensa per il “Filangieri”, una delle scuole più antiche e storiche della Calabria.

Si parte oggi con il saggio di fine anno preparato dai docenti Lo Schiavo, Deodato, Iannelli, La Rosa e dagli allievi delle classi di strumento musicale (chitarra, piano, flauto, percussioni), con brani intervallati da declamazioni di estratti da alcuni testi letterari.  La location è il Chiostro secentesco del Convitto che, contestualmente, ospiterà una mostra grafico pittorica di lavori degli allievi di primaria e secondaria di 1° grado, curata dalle docenti Crispo e La Malfa.  Le attività di fine anno si concluderanno il 9 giugno con Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, adattato per le classi di scuola primaria dalla docente Macrì. Le scenografie sono a cura di Pino Congestrì e realizzate dai collaboratori del Convitto.

«È un piacere – dichiara Alberto Capria, rettore del Convitto – dirigere docenti ed allievi così partecipi e volitivi. Le attività di fine anno, erroneamente definite “ricreative”, sono al contrario un momento didattico importante e la giusta conclusione di un anno scolastico finalmente “normale”, di cui davvero si sentiva la mancanza. Vedere ragazzi e bambini felicemente impegnati in questi ultimi giorni di scuola  ripaga da tutte le fatiche ineluttabilmente legate al mondo della scuola che, comunque, rimane la parte migliore della nostra regione».

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