A Soriano si ricorda la Shoah: concluso il concorso di poesie e inaugurata piazza Schindler
A trionfare è stato il componimento “Eredi di Caino” del professor Giuseppe Lauricella, inciso sul monumento che campeggia nel largo dedicato all’imprenditore tedesco che durante l’Olocausto salvò più di mille ebrei
In occasione del “Jerusalem Day”, a Soriano si è tenuto l’evento di premiazione del primo concorso nazionale di poesia dedicato alla Shoah dal nome “Ricordare per non dimenticare”, unitamente all’inaugurazione della piazza Oskar Schindler.
Un incontro che ha visto la partecipazione del sindaco Vincenzo Bartone, della direttrice del Polo Museale di Soriano Calabro Mariangela Preta, del sottosegretario di Stato per il Sud Dalila Nesci, dei rappresentanti delle scuole che hanno partecipato al concorso, per riflettere sull’occasione offerta dall’organizzatrice del singolare concorso di poesia Miriam Jaskierowicz Arman, pedagoga vocale di origine israeliana, nonché presidente dell’Accademia per lo sviluppo della voce “Ebraismo e Kabalah” di Reggio Calabria. L’evento è stato aperto dal duo “Sefarad”, nato dalla volontà di divulgare la musica ebraica, che ha fatto ascoltare le melodie delle principali tradizioni ebraiche. [Continua in basso]
Nel corso dell’evento si è ribadito come la memoria sulla Shoah non conosca divisioni politiche, né divergenze di intenti. Anzi, «al contrario – ha evidenziato il sindaco Bartone – il tema necessita di una sinergica collaborazione, fondamentale per trasmettere la memoria alle future generazioni». Sulla stessa scia anche l’intervento della direttrice del Polo Muselae di Soriano Calabro Mariangela Preta, la quale ha sottolineato la presenza «nella nostra regione di importanti comunità giudaiche fin dal V secolo d. C». A coinvolgere gli spettatori dell’incontro nel dramma della Shoah è stato l’intervento della poetessa Suzana Glavas, figlia di una bambina salvata dall’olocausto: «La Shoah – riferiscono gli organizzatori – rappresenta un “unicum”, perché mai è stata ideata, progettata e realizzata un’industria della morte così spietata».
L’evento è proseguito con gli interventi del sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione Territoriale Dalila Nesci, la quale ha dichiarato che «ricordare la Shoah, ricordare un ‘Giusto tra le nazioni’ come Oskar Schindler, serve a sentire le cose vicine, presenti, possibili. Ricordare eventi in cui l’intelligenza dell’uomo toccò il fondo più estremo è utile per essere consapevoli di un fatto atroce, abnorme ma reale: quell’orrore potrebbe succedere di nuovo e l’unico antidoto che abbiamo per evitare il ritorno di una tragedia così grande è il ricordo».
A chiudere la serata l’inaugurazione della piazza Schindler e del monumento realizzato dal maestro sorianese Mimmo De Masi, realizzato per arricchire il suggestivo angolo del borgo calabrese e su cui è stata incisa la poesia vincitrice del concorso intitolata “Eredi di Caino” del professor Giuseppe Lauricella, letta per l’occasione dalla direttrice del Museo di Soriano Mariangela Preta.
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