Cittadella di Padre Pio a Drapia, tutto pronto per l’inaugurazione della grotta della Madonna di Lourdes
Sarà benedetta e aperta una prima area del complesso che ospiterà un centro di ricerca scientifica, laboratori e case per anziani, ex carcerati e disabili. Presente anche l'ideatrice Irene Gaeta a cui verrà consegnata la cittadinanza onoraria
Sabato 28 maggio sarà benedetta e inaugurata la grotta della Madonna di Lourdes nella Cittadella di Padre Pio a Drapia, complesso che si estenderà su oltre 160mila metri quadri e tra le varie strutture comprenderà una casa accoglienza, un centro di ricerca scientifica e laboratori, case per anziani, ex-carcerati e disabili. Mentre i lavori di costruzione proseguono grazie alle donazioni di privati, domani si procederà con l’apertura della grotta edificata nel ricordo di Glauco Dei, ingegnere e grande devoto del Santo di Pietrelcina. Nell’occasione sarà presente Irene Gaeta, figlia spirituale di Padre Pio e promotrice dell’opera, alla quale verrà consegnata la cittadinanza onoraria del Comune di Drapia. [Continua in basso]
Irene Gaeta, fondatrice de “I Discepoli di Padre Pio”, racconta che – nel 2004 – fu proprio il Santo di Pietrelcina a indicarle il luogo dove far sorgere la Cittadella. «Mi disse: “Figlia mia, in Calabria devi fare un santuario, un ospedale pediatrico, un centro di ricerca e un villaggio per i sofferenti, perché i bambini fin dal grembo materno nasceranno con il tumore ai polmoni, al sangue e altrove e si dovranno curare con le medicine naturali, le erbe che nascono lì e l’acqua che scorre là. Verranno da tutto il mondo a curarsi là. Sarà un punto fermo per Malta e per il Corno d’Africa!”».
Il luogo scelto per la Cittadella, sorge su un territorio collinare che si affaccia sul Mar Tirreno, a Drapia, in Contrada Vento. Un sito incolto e sconosciuto dove sembrava impossibile poter realizzare un progetto così ambizioso. «Provengo da una famiglia con profonde radici cristiane e nella mia vita ho sempre messo il Signore al primo posto. Quando Padre Pio mi affidò questo gravoso compito, trovandomi davanti all’enormità del progetto che mi aveva descritto, ne fui spaventata e cercai di respingere la richiesta, ma Padre Pio mi disse con forza: ‘Lo devi fare!’ e mi indicò il luogo – dichiara Irene Gaeta – . Mi disse inoltre: ‘Figlia mia, bisogna fare qualcosa per questa terra per ridare speranza, lavoro e assistenza a tanta gente, se non si fa niente nasceranno sempre più sterpi e delinquenti!’ Il Santo, così, mi esortò più volte a trovare forza nella mia fede. Accolsi quindi con coraggio il suo messaggio e da quel momento dedicai la mia vita a questa missione, sostenuta da persone volenterose che continuano il cammino sulla strada indicata dal Santo. Ma prima di iniziare ogni attività Padre Pio mi ha detto: “Devi fare la grotta per la Madonna di Lourdes perché le mamme con il cuore straziato andranno a piangere e pregare per i propri figli e otterranno tante Grazie e anche Miracoli”». [Continua in basso]
Il progetto della Cittadella è stato affidato all’architetto Luciano Messina che fin dall’inizio ha colto l’unicità del luogo e le sue straordinarie caratteristiche morfologiche e ha progettato delle strutture che puntano ad essere accoglienti, funzionali, possenti e dal forte valore spirituale. Il team è composto da diversi esperti: Marcella Marletta, direttore scientifico de “I Discepoli di Padre Pio”; Luisa Monini Brunelli, direttore del Comparto igiene e salute pubblica de “I Discepoli di Padre Pio”; Armando Luca Gariboldi, direttore del Comparto agricolo; Luca Cavallone, coordinatore tecnico della ricerca. Tutti loro affiancano Irene Gaeta nell’ideazione e realizzazione della Cittadella, con l’alta consulenza del dottor Paolo Boni, presidente del consorzio De Alimentaria Qualitate, del professore Fulvio Porta, direttore Uoc di Oncoematologia Pediatrica e Trapianto di Midollo Osseo del Presidio Ospedale dei bambini Asst Spedali Civili di Brescia e del professore Raffaele Pugliese, presidente Aims Advanced International Mini-Invasive Surgery Academy, nonché con la collaborazione del dottor Agostino Naso, referente locale per l’ambito medico-sanitario.
Molti i volontari professionisti, tra cui ingegneri, architetti, agronomi, medici, ricercatori, avvocati e commercialisti, o semplici attivisti, che stanno sostenendo il progetto volontariamente e a titolo gratuito. Moltissime sono anche le generose donazioni da parte di quanti hanno deciso di aderire e contribuire alla realizzazione del complesso.