Dalla Procura di Locri al Nautico di Pizzo un’imbarcazione confiscata agli scafisti
Era stata sequestrata nel marzo scorso a Roccella. All'evento presenti autorità civili e militari
Convegno dal titolo “L’economia del mare: lavoro, legalità e sviluppo sostenibile” all’istituto Nautico di Pizzo. A porgere i saluti il dirigente scolastico omnicomprensivo di Pizzo, Francesco Vinci, e il procuratore di Locri Giuseppe Casciaro. Relatori del convegno, il il comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Marina Massimiliano Pignatale, il professore di diritto del Lavoro all’Università di Catanzaro, Antonio Viscomi, Giuseppina Princi, la vicepresidente della Regione Calabria Giuseppina Princi. Ha concluso i lavori, il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, alla presenza – fra gli altri – di don Giuseppe Fiorillo. [Continua in basso]
Nel corso del convegno è stata inaugurata l’imbarcazione Beneteau modello Oceanis 46 assegnata al Nautico di Pizzo dalla Procura della Repubblica di Locri. Diversi i rappresentanti politici presenti (i consiglieri regionali Antonio Lo Schiavo e Francesco De Nisi, fra gli altri, oltre al presidente della Provincia di Vibo Salvatore Solano) e anche autorità civili e militari. Tanti pure gli studenti dell’istituto presenti all’evento, fortemente coinvolti nell’iniziativa. La barca donata al Nautico era stata sequestrata ad alcuni scafisti, che la utilizzavano per far sbarcare gli immigrati in Calabria. «Dopo il viaggio – ha riferito Francesco Primerano, professore di Scienze della Navigazione – è stata sequestrata e destinata alla nostra scuola nel marzo scorso. Siamo dunque andati a prenderla con un equipaggio di sette persone. L’abbiamo portata da Roccella a Pizzo in 15 ore di navigazione».
Antonio Viscomi, dal canto suo, ha spiegato come la barca rappresenti al tempo stesso «un segno di disperazione e di speranza per tutti noi». Le conclusioni sono state affidate al procuratore di Vibo Camillo Falvo: «In questi giorni stiamo ricordando la strage di Capaci e questo credo che sia il modo migliore per onorare la memoria di Falcone: un bene confiscato diventa utile per il sociale e per questi ragazzi. Auguro a loro un lavoro eccellente».
Una studentessa ha infine letto la preghiera del marinaio, particolarmente sentita dai ragazzi del Nautico. L’imbarcazione è stata quindi benedetta in spiaggia dal monaco Giovanni del monastero San Francesco di Paola di Pizzo, che ha portato una reliquia utilizzata in passato per benedire le barche della Tonnara di Pizzo.