L’impegno della fondazione Bellisario: il convegno a Ricadi sulla Parità di genere
L'evento per discutere sul ruolo della donna troppo spesso calpestato negli ambienti di lavoro. La fondatrice Lella Golfo: «È tempo di dire basta»
«Basta disparità di genere. È tempo di cambiare». È stato questo il filo conduttore del convegno della fondazione Bellisario svoltosi ieri pomeriggio a Baia di Riaci interamente dedicato al ruolo femminile nei luoghi di lavoro. Le senior della fondazione, nata trentaquattro anni fa per supportare le giovani professionisti, hanno incontrato le nuove professioniste young per dibattere sul ruolo fondamentale delle donne.
La fondatrice Lella Golfo, di origini calabresi, si è detta onorata di essere nella sua terra natia in occasione di questa convention, iniziata venerdì e terminata oggi. Sulla parità di genere, centro dei dibattiti della fondazione, l’onorevole Golfo ha spiegato: «Il problema è di radice culturale. Dobbiamo dire basta alla discriminazione, a partire da quella salariale». La presidente è stata anche promotrice della legge sulle quote rosa nei consigli di amministrazione: «È anche grazie a questa norma che si sono aperte le strade alla parità di genere in Italia».
Teresa Ruberti, referente regionale della fondazione, ha poi precisato: «Questi incontri sono fondamentali per condividere con le nuove generazioni le tante problematiche e i traguardi raggiunti anche grazie alla fondazione. Il tempo per cambiare è ora».
Paola Balducci, ex membro del Csm e membro della fondazione, ha evidenziato quanto pochi ruoli siano riservati alle donne nel sistema giudiziario italiano: «Sono cariche importanti e non è ammissibile che siano ricoperti quasi solo da uomini. Noi donne dobbiamo farci forza e comprendere che assieme possiamo cambiare le cose».
Infine, l’assessore alle politiche sociali Tilde Minasi ha riferito che c’è ancora tanto da lavorare per la tutela delle donne nel momento in cui scelgono di essere madri: «La strada è lunga, non si possono accettare così poche tutele verso le madri. È tempo di cambiare».