giovedì,Dicembre 26 2024

Dietro il corto di Jovanotti pure il vibonese Davide Manca, direttore della fotografia

Allievo di Oliviero Toscani e Giuseppe Rotunno, oggi è uno dei professionisti più apprezzati e ricercati. Il calabrese Giacomo Triglia, invece, regista del videoclip

Dietro il corto di Jovanotti pure il vibonese Davide Manca, direttore della fotografia
Davide Manca durante le riprese a Scilla
Jovanotti con Giacomo Triglia e Davide Manca

Due calabresi hanno contribuito a rendere possibile il grande successo del videoclip di Jovanotti sulle bellezze della regione, forse il più bello e incisivo spot finora realizzato per promuovere la Calabria e che è subito diventato virale sui social con migliaia di visualizzazioni e generali apprezzamenti. Sono Giacomo Triglia, regista, originario di Lazzaro, provincia di Reggio Calabria, e Davide Manca, direttore della fotografia, originario di Vibo Marina. Davide è uno dei tanti figli della Calabria migliore che, per esprimere il proprio talento e affermarsi ai massimi livelli, hanno dovuto abbandonare la propria terra. Nato a Vibo Marina nel 1982, il giovane Davide è oggi uno dei più grandi direttori della fotografia in campo cinematografico, apprezzato e ricercato da registi e produttori sia in Italia che all’estero. Allievo di due mostri sacri della fotografia, Oliviero Toscani e Giuseppe Rotunno, il giovane talento vibonese ha curato la fotografia di molti film, importanti format e innumerevoli videoclip e spot televisivi, ma i riconoscimenti maggiori sono arrivati con i cortometraggi, apprezzati nei festival di Tutta Europa.

Il suo primo lungometraggio è stato  “Et in terra pax”, bel film che ha partecipato al festival del Cinema di Venezia. Il tocco di Davide Manca è riconoscibile soprattutto, nei vari film, per la “sua” luce, tutta particolare, in cui, secondo i critici «unisce la lezione della cinematografia classica con una personalissima esuberanza tipica della fotografia pubblicitaria». Ad oggi ha firmato la fotografia di ventuno lungometraggi, di cui sette in lingua inglese e uno in francese per il mercato estero. Nella fotografia per documentario, tra i lavori più noti “Bertolucci on Bertolucci”, “Pio La Torre” di Giuseppe Tornatore; “I bambini sanno” di Walter Veltroni. Essere autore della fotografia cinematografica: grandi poteri e grande responsabilità.

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