domenica,Novembre 24 2024

I panieri dei prodotti tipici di eccellenza del Vibonese conquistano il Cibus di Parma

Bilancio positivo della Rete rurale vibonese di ritorno dalla grande Fiera: «Un successo testimoniato dalla qualità e dalla quantità di buyer e visitatori che si sono recati allo stand»

I panieri dei prodotti tipici di eccellenza del Vibonese conquistano il Cibus di Parma
Parte dello stand dei prodotti tipici vibonesi

La delegazione della Rete rurale vibonese, composta dal presidente del Consorzio ‘Nduja di Spilinga, Francesco Fiamingo, dall’imprenditore Domenico Mazzitelli, anche in rappresentanza del Consorzio del Pecorino del Poro, dall’amministratore della Pubblicom, il partner che si occupa della comunicazione, Fabrizio Giuliano e dal presidente del Cogal Monte Poro-Serre Vibonesi, Lello Greco, di ritorno da Parma, ha voluto tracciare un bilancio della missione. Il presidente del Cogal ha sottolineato di come la presentazione del paniere dei prodotti tipici di eccellenza, «nella cornice delle straordinarie risorse ambientali e culturali del territorio rurale vibonese, alla Fiera di Parma», abbia riscosso un «grande un successo, testimoniato dalla qualità e quantità di buyer e visitatori che si sono recati allo stand della Rete rurale. In tal senso, particolare importanza, tra le altre, ha rivestito la visita di Francesco Farinetti, di Eataly, unitamente al responsabile degli acquisti nel Mondo e del responsabile di Qualità, della stessa azienda che, esprimendo grande interesse per i prodotti esposti, ha dato la propria disponibilità ad avviare accordi commerciali con i produttori e ad intraprendere iniziative congiunte, di promozione del territorio, con la stessa Rete Rurale Vibonese».

Così come  – aggiunge Lello Greco – «grande prospettiva, al “marketing” del turismo rurale del territorio vibonese, promosso dal progetto sostenuto dalla Misura 16.3 della Regione Calabria, ha fornito l’incontro con i rappresentanti dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che hanno portato allo stand vibonese una loro start up, che si occupa specificamente della valorizzazione commerciale, sui mercati nazionali ed internazionali, del territorio e dei suoi prodotti di eccellenza. Tra i vari incontri, infine, da sottolineare quelli con il professore Corradini dell’Università di Parma, sui temi del packaging edibile e la stabilità dell’Olio Evo e con diversi buyer nazionali e canadesi, nonché la gradita presenza di numerosi visitatori, durante tutte le 4 giornate della Fiera». [Continua in basso] 

Lello Greco, rimarcando ancora una volta le finalità del progetto, ha affermato che, seguendo anche l’impostazione del “Distretto del Cibo del territorio rurale vibonese”, recentemente riconosciuto dalla Regione Calabria, «le filiere eno-gastronomiche possono costituire il perno di una “strategia” di promozione e valorizzazione del territorio rurale vibonese.  Ciò, in considerazione che il territorio vibonese può vantare molteplici risorse (beni paesaggistici, ambientali e culturali di straordinaria bellezza, importante varietà e qualità di prodotti eno-gastronomici e artigianali, storia ultramillenaria), difficilmente riscontrabili (tutte insieme) in altri contesti territoriali. Quindi – conclude il presidente –  occorre lavorare per organizzare tali risorse e collegarle in un sistema che ne consenta una efficace gestione. Ovvero, strutturare risorse e attrattive del territorio, unendole ai servizi e alle offerte, in termini di “destinazione turistica”, in modo tale da costituire veri “prodotti turistici territoriali” che rispondano alle esigenze del visitatore».

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