Tumori, insegnare la prevenzione ai ragazzi: iniziativa all’Ipseoa Gagliardi di Vibo
Il Lions cittadino ha promosso nella scuola il "Progetto Martina", che parte dalla storia vera di una giovane. Presenti anche diversi medici che hanno parlato con gli studenti di alimentazione e stili di vita
Una giornata di informazione e formazione sulla prevenzione dei tumori, dedicata ai più giovani, si è tenuta nell’aula magna dell’Ipseoa “E. Gagliardi” di Vibo Valentia, grazie al “Progetto Martina. Parliamo con i giovani di tumori” del Lions club. Hanno relazionato Domenico Consoli (neurologo), Mary Giofrè (biologa), Luigi Anastasio (internista) e Vincenzo Romeo (dentista). A presentare il progetto il presidente del Lions di Vibo, Biagio Mazza, che come prima cosa ha spiegato agli studenti la missione e la funzione dei Lions, vale a dire associazioni diffuse a livello internazionale che mettono a disposizione il proprio tempo per cause umanitarie. Focalizzando poi l’attenzione sul “Progetto Martina” (www.progettomartina.it), Mazza ha raccontato la storia della ragazza da cui prende il nome l’iniziativa, che ha scoperto di avere un nodulo al seno, ma a causa di un’iniziale sottovalutazione, si è poi trovata ad avere a che fare di un tumore in stato avanzato. Una tragica storia con un messaggio ai giovani, per spingerli alla prevenzione. Motivo per cui i Lions clubs di tutta Italia hanno promosso questo progetto di sensibilizzazione e di formazione culturale nelle scuole. [Continua in basso]
Corretta alimentazione, buono stile di vita, evitare fumo e alcol: questi i punti cardine. Tra l’altro, l’Ipseoa “Gagliardi” si occupa proprio di alimentazione e di produzione agricola e il cibo è il principale alleato sia per la prevenzione dei tumori ma anche per le malattie cardiovascolari: aspetti, questi, che sono stati sottolineati dal dirigente scolastico Pasquale Barbuto. Nel ringraziare gli ospiti e il Lions club di Vibo, Barbuto ha messo in luce l’importanza della formazione e il valore educativo del progetto, in sintonia con l’offerta formativa della scuola. In merito, ha fatto menzione al progetto su scala nazionale a cui la sua scuola partecipa insieme ad altri venti istituti alberghieri di Re.Na.I.A (Rete Nazionale Istituti Alberghieri), dal titolo “Guadagnare Salute con la Lilt – Cibo: Gusto e Salute”, con la collaborazione delle università, per sperimentare come determinati cibi e la loro corretta preparazione possano esercitare un’azione importante nella prevenzione.
A introdurre il convegno Domenico Consoli, chairman del progetto. «È importante avere consapevolezza dei comportamenti che pregiudicano la salute e correggerli – ha spiegato Consoli – per prevenire le insorgenze di patologie come quelle oncologiche. Tra le principali cause che provocano i tumori il fumo, la mancanza di attività fisica, una dieta non corretta, l’abuso di alcol; ma, a piccole quantità, bere del vino può avere una ricaduta positiva, come è stato dimostrato da studi scientifici per quanto riguarda un vino francese, il Bordeaux e poi il Chianti, non escludendo che anche i vini che si producono in Calabria possono avere effetti di prevenzione». Inoltre, Consoli ha fatto menzione ad altri fattori ambientali, come la radioattività e le onde elettromagnetiche. In merito ha chiamato in causa il nuovo ospedale di Vibo, in quanto da alcune rilevazioni è venuto fuori che fare degli scavi e movimentare il terreno, può determinare una fuoriuscita di radiazioni di radon, un gas pericoloso per la salute; ragion per cui – a suo avviso – sarebbe necessario cambiare il progetto.
A dare un quadro più ampio delle varie casistiche e problematiche che incidono sulla diffusione delle patologie oncologiche, si sono occupati Mary Giofrè (biologa), Luigi Anastasio (internista) e Vincenzo Romeo (medico dentista).