Centro diurno nel Vibonese per demenza senile, che peccato: disertato il bando per il progetto
Dal Terzo Settore nessuna istanza per realizzare in co-progettazione la struttura in uno dei 15 Comuni ricadenti nell’Ambito Territoriale numero 1 di Vibo Valentia. Riaperti i termini ma per soli altri 10 giorni
I termini per la presentazione dei progetti sono scaduti lo scorso 31 marzo, ma «non sono pervenute istanze». Nessuna domanda di partecipazione alla manifestazione di interesse predisposta lo scorso 28 febbraio da parte del Comune di Vibo Valentia – in qualità di ente capofila dell’Ambito Territoriale numero 1 – e rivolto ai soggetti del Terzo Settore al fine di co-progettare interventi a favore delle persone con disabilità. In questo caso si trattava di dover realizzare un modello di Centro diurno semi-residenziale per l’accoglimento di persone affette da Alzheimer (gli interventi sono rivolti agli utenti con diagnosi di demenza ed altri disturbi neurologici in ambito geriatrico e alle loro famiglie) da attivare in uno dei Comuni ricadenti all’interno dell’Ambito Territoriale che comprende, oltre al Comune capoluogo, altri 14 enti locali del Vibonese (Filadelfia, Filogaso, Francavilla Angitola, Francica, Ionadi, Maierato, Mileto, Monterosso, Pizzo, Polia, San Costantino, San Gregorio d’Ippona, Sant’Onofrio, Stefanaconi). Un vero e proprio peccato, poiché la struttura adesso rischia di saltare, di non essere mai realizzata e i fondi, immaginiamo, potrebbero anche perdersi. Le risorse per la realizzazione del progetto oggetto dell’Avviso ammontano complessivamente ad 60.223,94 euro e sono state assegnate all’Ambito Territoriale numero 1 dalla Regione Calabria. [Continua in basso]
Termini riaperti per soli altri 10 giorni
Preso atto, dunque, della mancata presentazione di progetti utili alla realizzazione del Centro, all’Ambito Territoriale numero 1 non è rimasto altro da fare che riaprire, ma per un massimo di soli 10 giorni dalla data di pubblicazione (4 aprile) della nuova determina firmata dalla dirigente delle Politiche sociali del Comune capoluogo Adriana Teti e responsabile dell’Ufficio di Piano, i termini dell’Avviso della suddetta manifestazione. La co-progettazione – ricordiamo – dovrà essere portata avanti anche in collaborazione con il Servizio sociale territoriale, con il Sistema sanitario territoriale ed in sinergia con la rete territoriale del Terzo Settore.
Le ragioni alla base del centro diurno
In particolare, «le finalità dell’intervento afferente al Centro diurno semi-residenziale per l’accoglimento di persone affette da Alzheimer è quello di attivare o potenziare la rete dei servizi territoriali rivolti alle persone con eziopatogenesi di tipo neuro-degenerativo, deterioramento cognitivo e sindromi demenziali (Alzheimer, o altre forme di demenza), allo scopo di alleggerire il gravoso carico assistenziale delle famiglie in contesti domestici nei quali la capacità di supportare il proprio familiare è del tutto insufficiente o inadeguata, specie in ambienti caratterizzati da miseria ed emarginazione sociale. Il soggetto o i soggetti, – si legge nell’Avviso pubblicato dal Comune capoluogo – che, a seguito del percorso di co-progettazione, collaborerà o collaboreranno con l’Ambito numero 1 per la realizzazione del progetto approvato si impegna o si impegnano ad assumere le finalità suddette. Oltre che a concorrere alla costruzione degli orientamenti che guideranno le azioni di prevenzione e di sostegno svolte da parte degli Ambiti Territoriali delle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale del Terzo Settore nei confronti del paziente con Alzheimer e dei familiari/caregiver».