Matrimoni e battesimi a Serra senza lancio di coriandoli e stelle filanti
Ordinanza del sindaco per le cerimonie civili e religiose. L'invito: «Lanciate riso o grano che non inquinano»
Il Comune di Serra San Bruno dichiara “guerra” ai coriandoli e stelle filanti. È quanto previsto da una recente ordinanza firmata dal primo cittadino Alfredo Barillari. Un provvedimento che non mancherà di generare un dibattito ma che nasce dalla necessità di arginare un fenomeno assai diffuso, ovvero il lancio di materiale plastico-artificiale in occasione di matrimoni, battesimi, eventi civili e religiosi. Una pratica a cui non segue poi una veloce pulizia di piazze e strade che restano sporche per giorni con coriandoli sparsi ovunque e difficili da eliminare totalmente.
«Al termine delle cerimonie – si fa notare nell’ordinanza – non si provvede all’immediata rimozione dei materiali» e pertanto la dispersione di questi prodotti al suolo provoca «imbrattamento di strade, marciapiedi, caditorie stradali oltre che di intasamento dei chiusini in caso di pioggia». Le conseguenze? «Inquinamento ambientale e impegni ed oneri per l’amministrazione comunale, oltre al danno di immagine per la città in presenza di numerosi turisti».
Nell’atto, il sindaco vieta quindi il lancio dei coriandoli e stelle filanti, ma al contempo chiarisce che è invece consentito l’utilizzo del riso, del grano e di altri prodotti simili e naturali. L’ordinanza prevede per i trasgressori una sanzione amministrativa che va da 25 sino a 500 euro. La verifica dell’effettiva osservanza dell’ordinanza è stata riservata alla polizia municipale ed agli appartamenti agli altri corpi di polizia.
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