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Ucraina, il Psi al Comune di Nicotera: «Contribuisca all’accoglienza dei profughi»

La Segreteria provinciale e la Sezione di Nicotera del Partito socialista italiano si rivolgono al sindaco Marasco: «Le istituzioni diano risposte adeguate a questa drammatica emergenza umanitaria»

Ucraina, il Psi al Comune di Nicotera: «Contribuisca all’accoglienza dei profughi»
Profughi ucraini, foto ansa

La Segreteria provinciale e la Sezione di Nicotera del Partito socialista italiano lanciano un appello al sindaco Giuseppe Marasco, ed all’amministrazione Comunale, al fine di mettere in campo ogni iniziativa, umanitaria e amministrativa, idonea ad accogliere ed assistere le famiglie ucraine che fuggono dalla guerra. [Continua in basso]

«Se oramai sono milioni i cittadini ucraini sfollati che hanno dovuto lasciare la propria casa verso i diversi Paesi europei, i dati del Viminale (aggiornati al 21/03/2022) ci dicono che ben 59.589 sono quelli entrati in Italia dall’inizio della guerra, dei quali 30.499 sono donne, 23.877 minori e 5.213 uomini. Un flusso inarrestabile e drammatico, destinato ad intensificarsi a causa dell’acuirsi della guerra (tanto è vero che ben 4.000 profughi hanno passato il confine italiano solo nelle ultime 48 ore). Addirittura – aggiunge il partito – secondo le stime dell’Associazione Italia-Ucraina, si attendono 800.000 persone bisognose di assistenza».

In tale contesto «anche il territorio Vibonese in questi giorni sta assistendo all’arrivo di decine, o centinaia, di donne e bambini che vengono ospitati nelle strutture predisposte ed accolti dalla solidarietà delle varie comunità che donano beni di prima necessità: alimentari, coperte, detergenti, abbigliamento, medicinali e altro ancora. Di fronte a queste scene, in questi giorni, in queste ore, da più parti ci giungono tante sollecitazioni e richieste perché si faccia tutto il possibile per lenire le sofferenze alle tante mamme, ai ragazzi ed ai bambini che stanno giungendo con i mezzi più disparati». [Continua in basso]

Quindi l’appello all’Amministrazione Comunale affinché:

  • «realizzi un piano di accoglienza che veda la partecipazione dei privati, delle famiglie, della Scuola, della Protezione Civile, dei giovani volontari del Servizio Civile, della Chiesa, delle associazioni e delle organizzazioni come la Caritas o la Croce Rossa;
  • raccordi l’attività degli Uffici Comunali con quella della Prefettura, del Ministero dell’Interno e di tutte le autorità preposte ad affrontare l’emergenza umanitaria in corso, anche al fine di reperire tutte le risorse economiche stanziate dal Governo e di attivare la rete di assistenza garantita dai Centri di accoglienza straordinaria (Cas) e dal Sistema di accoglienza e integrazione (Sai);
  • fornisca quella assistenza amministrativa, logistica e di intermediazione linguistica necessaria non solo a presentare domanda di protezione internazionale ma anche a chiedere ed ottenere il permesso di soggiorno (che viene rilasciato dalla Questura) che potrà consentire loro l’accesso all’assistenza erogata dal Servizio sanitario nazionale, al mercato del lavoro e allo studio;
  • lavori di concerto con gli istituti scolastici del territorio al fine di intraprendere un percorso di inserimento scolastico per i minori ucraini».

In conclusione: «Di fronte a questa immane tragedia umanitaria, la comunità nicoterese chiede alle Istituzioni risposte celeri ed adeguate ma, allo stesso tempo, vuole dare il proprio contributo, vuole fare la sua parte, vuole dimostrare quel senso di accoglienza ed ospitalità che da sempre la contraddistinguono».

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