Cessaniti, Nicolino: «Troppi attacchi contro amministratori, è ora di dire basta»
Il presidente del Consiglio comunale ha parlato della vicenda legata al sindaco di Dasà, Scaturchio: «Le intimidazioni e le ingerenze non possono ostacolare o condizionare l’operato di una amministrazione pubblica»
Una riflessione sulle origini delle intimidazioni subite dagli amministratori, una presa di posizione decisa in merito a quanto accaduto al sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, un pubblico ringraziamento nei riguardi delle forze dell’ordine e magistratura. Cessaniti condanna le violenze e esprime al contempo vicinanza al primo cittadino vittima di brutale aggressione all’interno del palazzo comunale (i fatti, si ricorderà, si riferiscono allo scorso febbraio). Lo fa attraverso il presidente del Consiglio comunale Antonio Nicolino che ha presentato una mozione nell’ambito dell’ultima assise. [Continua in basso]
«Il valore dello Stato e dei rappresentanti delle sue istituzioni – ha evidenziato Nicolino – non può essere compromesso e nemmeno scalfito dalla mancanza di senso civico, né dalla condotta delinquenziale di chi, non avendone rispetto, si pone ai margini del comune vivere civile. L’aggressione all’amico Scaturchio non riguarda solo la sua persona, ma costituisce un vile attacco all’intera comunità ed ai cittadini di Dasà, reso ancor più grave dal movente che ha armato la mente dei balordi ovvero i sentimenti di solidarietà, pronta e sincera, espressi dal sindaco nei confronti dei Carabinieri della Stazione di Arena, fermo baluardo e strenuo presidio di legalità sul territorio».
A giudizio del presidente del Consiglio comunale «sono troppi gli attacchi e gli attentati che vengono rivolti e perpetrati con estrema disinvoltura e facilità di linguaggio contro gli amministratori locali, che ogni giorno svolgono con passione e sacrificio la loro attività per il bene comune. Non si può tacere il cattivo gusto, purtroppo assai diffuso, di prendersela sempre con i sindaci che sono i terminali dello Stato sul territorio e che vivono la responsabilità del territorio e la cui opera non è affatto paragonabile a quella di nessun altro rappresentante politico, né a livello parlamentare né regionale». [Continua in basso]
Troppe volte «per qualunque cosa accada sul territorio, si additano a condanna ed al pubblico ludibrio gli amministratori locali» ha rimarcato Nicolino sottolineando che tali pratiche tendono ad alimentare «tensioni e pericolosi sentimenti di odio di cui le nostre comunità non hanno bisogno e che spesso sfociano in gesti inconsulti. La mancanza di rispetto ed i facili pregiudizi, sono alla base delle conclusioni cui è pervenuta una recente indagine de “Il Sole 24 Ore”, secondo la quale – ha analizzato – almeno ogni 19 ore si verifica un atto intimidatorio, di minaccia o violenza contro gli amministratori pubblici, e tra le regioni maggiormente coinvolte spicca purtroppo la Calabria».
Pertanto «di fronte a questo episodio delittuoso, la comunità – ha affermato Nicolino – non può tacere e si impone un momento di profonda riflessione, non c’è malessere sociale o esimente psicologica che possa giustificare azioni di questa natura, un vero e proprio attacco a tutte le istituzioni pubbliche, politiche e democratiche. Il sindaco Scaturchio, la sua Giunta e tutti gli amministratori sappiano che non sono soli, e li esortiamo, per come già stanno facendo, a non scoraggiarsi e ad andare avanti perché le intimidazioni e le ingerenze, e nemmeno questa brutale e disumana aggressione, possono ostacolare o condizionare l’operato di una amministrazione pubblica. La convivenza civile – ha poi concluso – è un patrimonio che tutti siamo chiamati a difendere, per non perdere il senso del vivere in una comunità, il nostro territorio ha una storia importante, conosciuta per il grande valore del suo patrimonio storico e culturale, per le sue tradizioni ed i suoi valori».
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