Vibo, l’Avis offre la sua sede all’Ail che punta ad ampliarsi in provincia
La sezione interprovinciale dell'associazione contro le leucemie era in cerca di un luogo dove potersi riunire e organizzarsi per le proprie iniziative sul territorio
Sinergia, interscambio e mutua collaborazione. È quanto emerso nei giorni scorsi presso la sede dell’Avis provinciale di viale della Pace a Vibo Valentia nell’incontro con la sezione interprovinciale “A. Neri” Reggio-Vibo dell’Ail (associazione contro le leucemie) la quale ha dei referenti in città e vuole espandervi la propria cultura del volontariato. Per fare questo necessita di un punto di incontro per il coordinamento dei propri attivisti. Detto fatto, è bastato contattare la presidente provinciale dell’Avis, Caterina Forelli, ed esporre la problematica per avere immediate e concrete risposte. [Continua in basso]
A ciò è servita la riunione informale a cui – presenti per l’Avis la stessa presidente, il consigliere Nando Cirucci e il presidente della comunale di Mileto, Aldo Angillieri, e per l’Ail la presidente Domenica Sembianza, la consigliera (già presidente per oltre trent’anni), Rosalba di Filippo, e i referenti di Vibo e Mileto – si è data piena disponibilità ad accogliere le iniziative dell’Ail, compatibilmente agli impegni che dovesse avere l’Avis.
Un bellissimo esempio di cordialità e reciproco aiuto, cui la presidente Forelli non ha voluto tirarsi indietro, conscia del fatto che «chi è donatore – ha sottolineato – lo è a 360°». La nuova e proficua “collaborazione” servirà, come detto, a permettere ai soci Ail di avere un punto di riferimento dove potersi riunire e incontrare periodicamente, per fare il punto della situazione e allargare i propri orizzonti anche a Vibo, estendendo la platea di aderenti a quanti più volontari possibile e ampliando la cultura del dono e del poter offrire un po’ del proprio tempo a chi ha più bisogno, nell’ambito dell’assistenza, della ricerca scientifica, della raccolta fondi e della sensibilizzazione verso le leucemie. Una collaborazione naturale, visto che chi soffre di tali patologie ha frequente necessità di trasfusioni, cui l’Avis, attraverso i propri donatori e la propria incessante attività di volontariato, riesce a dare il proprio indispensabile apporto.
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