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Il gruppo Sei di Vibo se… spegne 8 candeline: «Così diamo voce ai cittadini»

Nato nel 2014, il gruppo conta oggi oltre 11mila iscritti. Gli amministratori: «Veniamo seguiti dai residenti ma anche da emigrati che vogliono mantenere vivo il legame con la città»

Il gruppo Sei di Vibo se… spegne 8 candeline: «Così diamo voce ai cittadini»

Nato con l’intento di valorizzare il proprio territorio, la storia, i personaggi simbolo e poi divenuto luogo di confronto e anche qualcosa di più. È la parabola ascendente di “Sei di Vibo Valentia se…” che il 7 febbraio spegne 8 candeline. Il gruppo Facebook è stato creato nel 2014 da Francesco Simonetta e oggi si avvale anche dell’amministrazione di Filly Calafati, Francesco Serra, Vincenzo Pesce, Seda Scaramozzino, Raffaele Anello, Costanza La Gamba, Amelia Marzano e Armando Grillo. [Continua in basso]

Il gruppo Sei di Vibo se…

Oltre 11mila iscritti e una montagna di notizie, informazioni, foto della città, immagine storiche. Uno scrigno capace di raccontare Vibo Valentia a 360 gradi, dai problemi dell’ordinario alle pagine dei ricordi: «L’idea – ha commentato Simonetta – è nata sulla scia dei gruppi dedicati alle grandi città. Siamo partiti da una manciata di iscritti e poi, mese dopo mese, registrato centinaia e centinaia di richieste d’adesione. Numeri non di poco conto che testimoniano l’interesse verso la città non solo da parte dei residenti ma anche di emigrati in altre regioni o all’Estero. Il legame con Vibo – aggiunge l’amministratore – resta saldo anche per chi vive a centinaia di chilometri».

Luogo di scambio di informazioni

Un ritorno alle radici che consente, grazie agli strumenti della tecnologia, di partecipare alla vita della cittadina costiera: «Manca l’acqua? Ci sono problemi con la raccolta dei rifiuti? Criticità lungo una arteria stradale? Il gruppo è diventato anche luogo di scambio di informazioni, di richieste e aggiornamenti», rimarca Filly Calafati. L’amministratrice poi precisa: «Il gruppo è molto seguito. Tramite le segnalazioni anche i consiglieri comunali riescono ad avere contezza di una determinata situazione. Per esempio, durante i giorni d’emergenza idrica siamo riusciti a monitorare le zone della città dove l’acqua mancava. Siamo stati un po’ da tramite tra cittadino e Comune a cui abbiamo inoltrato le informazioni raccolte nel gruppo».  Gestire Sei di Vibo se ha rappresentato una piccola sfida e alcune scelte sono state effettuate proprio per evitare divisioni o polemiche tra gli iscritti: «Per esempio – aggiunge Calafati – non accogliamo post di politica. Pubblichiamo solo le informazioni che giungono dall’amministrazione per informare i cittadini».

Il futuro del gruppo Sei di Vibo se…

La pandemia ha rallentato le iniziative e le occasioni di socialità: «Prima del Covid avevamo realizzato una serata d’animazione in piazza. Purtroppo non è facile mettere in campi eventi sia per l’emergenza sanitaria sia per le scarse disponibilità economiche del Comune. Le idee non mancano e siamo sicuri che prima o poi troveremo la strada giusta per realizzarle», conclude Calafati.

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