La terra fonte di benessere e inclusione, accordo tra il Gal e l’associazione di volontariato “La Goccia”
La società consortile guidata da Papillo si occuperà di individuare realtà imprenditoriali che siano interessate a collaborare con l'associazione che a Vibo gestisce la fattoria sociale “Junceum”
È stato stipulato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa tra il Gal “Terre Vibonesi”, rappresentato dal presidente Vitaliano Papillo e dal direttore Emilio Giordano, e l’associazione di volontariato “La Goccia”, con sede operativa presso la fattoria didattica e sociale “Junceum”, rappresentata dal presidente Michele Napolitano. Presenti un nutrito numero di volontari e operatori, oltre al cofondatore dell’associazione, il preside Giuseppe Mazza. La realtà del terzo settore di via “Cancello Rosso”, a Vibo Valentia, si impegna ogni giorno per dare conforto a chi vive disagi quotidiani o temporanei. Un impegno che ora si rafforza grazie all’accordo sottoscritto con il Gal. [Continua in basso]
«Un sostegno – è scritto in una nota – per molti giovani e meno giovani con cui la sorte e talvolta la società non sono state “generose”, nella convinzione che l’attività lavorativa, agricola in primis, rappresenti una chiave di volta per il loro bene-essere e l’inclusione sociale e occupazionale. Persone con abilità diverse ma anche con “problemi di giustizia” che possono esprimere le proprie “capacità” attraverso un nuovo e moderno concetto d’agricoltura, quella sociale, che produce beni di qualità ma anche servizi complementari come educazione ambientale, alimentare, riabilitazione e cura». Il Gal “Terre vibonesi” si impegnerà quindi a individuare realtà imprenditoriali agricole nei 49 centri della provincia che vorranno interessarsi a questi temi.
Una missione che darà l’opportunità a “La Goccia” di espandere le proprie potenzialità, confermando e sviluppando nel contempo la vocazione del Gal per uno sviluppo armonico, economico e socio/culturale del territorio e di quanti ci vivono e lavorano. «Da oltre un decennio – spiega Michele Napolitano – ci occupiamo delle criticità sociali di Vibo e non solo. Ora sorge l’esigenza di arricchire la “rete di relazioni” e portare il nostro servizio e la nostra esperienza anche a chi può avere difficoltà a raggiungerci. L’intento, con tale protocollo, è avere negli anni a venire tante piccole “Gocce” sparse nel Vibonese».
Iniziativa da cui il Gal non si è tirato indietro. «Il nostro compito principale – sottolinea Vitaliano Papillo – è guardare alle criticità del luogo in cui operiamo e cercare di porne rimedio con gli strumenti di cui disponiamo. Se ciò permette di supportare determinati problemi avremo doppiamente espletato il nostro compito, offrendo localmente immediato e concreto supporto a chi, per varie ragioni, si trova ad aver bisogno».