Mileto, Fondazione Natuzza Evolo: ultimi ritocchi in vista dell’apertura della chiesa di Paravati
Sul porticato dell’edificio nei giorni scorsi è stata incisa la scritta “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”
Lavori in corso e limatura degli ultimi dettagli nella chiesa della Fondazione, voluta a Paravati dalla Serva di Dio Natuzza Evolo per la realizzazione dell’insieme di strutture socio-assistenziali-religiose “Villa della Gioia”. In questi giorni al di sopra del porticato dell’edificio sacro è stata incisa la scritta “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”. Il tutto, in attesa che il nuovo vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, ufficializzi la data in cui sarà intitolata e aperta al culto la chiesa voluta da Mamma Natuzza, come ebbe a dire lei stessa preannunciatale dalla Vergine Maria nel gennaio del 1944. In questo senso, la prima data utile appare quella della Festa della Mamma, tradizionalmente organizzata dall’ente di religione e di culto nella prima metà del mese maggio. Sarà quello, con molta probabilità, il momento in cui i tanti figli spirituali della mistica sparsi per il mondo potranno gioire per la nuova grande e bella “casa” che li ospiterà a Paravati. [Continua in basso]
L’accelerata in questo senso si era già avuta con l’arrivo dell’amministratore apostolico Francesco Oliva, inviato da Papa Francesco a Mileto la scorsa estate, all’indomani delle accettazioni delle dimissioni avanzate il primo luglio dall’allora vescovo Luigi Renzo. L’attuale presule della Diocesi di Locri-Gerace, in quei frangenti ha come primo atto ufficiale firmato la convenzione con la Fondazione per la gestione della chiesa, per poi nominare in rapida successione, lo scorso 23 agosto, padre Michele Cordiano come suo primo rettore. Segnali chiari di cambio di rotta rispetto al passato e di distensione, dopo oltre tre anni di tensioni con la Diocesi, dovute proprio alle mancate riforme statutarie richieste dal presule uscente.
Con l’arrivo di monsignor Attilio Nostro, insediatosi lo scorso 2 ottobre, il clima si è ulteriormente rasserenato. Il presule ha già presieduto nella spianata della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati la messa del primo novembre per l’anniversario della morte della mistica, avvenuta nel 2009, e del 14 novembre in cui è stato ricordato l’arrivo della statua della Madonna nelle sembianze di giovinetta. Adesso si attende solo l’affondo finale e la chiusura del cerchio, rappresentata dall’intitolazione e dalla consacrazione della “grande chiesa”, di cui la Serva di Dio il 30 maggio del 2006 pose la prima pietra. E, magari, un’accelerazione del processo di beatificazione, avviato nel 2014 da monsignor Luigi Renzo.