Comune di Limbadi, aumento vertiginoso della Tari: cresce il malcontento
Tassa sui rifiuti aumentata di ben il 50% rispetto gli anni precedenti. Situazione insostenibile per chi non produce rifiuti per quasi tutto l’anno, in quanto vive e lavora al Nord, ma è proprietario di immobili sul territorio comunale
Cittadini sempre più esasperati a Limbadi a causa dell’aumento di ben il 50% della tassa sui rifiuti (Tari). E la “protesta” varca gli stretti confini comunali registrando malumori anche e soprattutto da parte di quei cittadini che possiedono una casa a Limbadi o nelle sue frazioni – perché qui sono nati e qui conservano le loro radici – ma vi fanno ritorno solo per pochi giorni all’anno coincidenti quasi sempre con il periodo estivo. Molti di loro non hanno esitato a contattare la nostra redazione segnalando un problema di non poco conto, vale a dire l’aumento di ben il 50% della Tari (tassa sui rifiuti) rispetto al 2020. Una situazione paradossale in quanto – a parte l’aumento vertiginoso dell’imposta – i molti residenti al Nord, ma possessori di una casa a Limbadi, Motta Filocastro, Mandaradoni, Badia, Caroni, San Nicola De Legistis, si ritrovano a pagare cifre spropositate per la Tari pur non producendo di fatto rifiuti per quasi tutto l’anno in quanto non residenti e non sul posto. E così chi è possessore di una casa a Limbadi e frazioni – ad esempio – di soli 70 o 80 metri quadri si ritrova improvvisamente a pagare 150 euro di Tari invece delle solite 100 euro annuali precedenti (cifra già consistente). Da qui il malcontento crescente (c’è chi è pronto ad intraprendere le vie legali a causa dell’aumento della Tari) e la richiesta di spiegazioni al sindaco Pantaleone Mercuri. L’Imu (tassa sugli immobili), da quanto appreso, è invece aumentata del 5%.
Aumenti che non vanno per nulla giù a molti cittadini, quasi tutti impossibilitati a vendere gli immobili di loro proprietà perché con lo spopolamento dei piccoli paesi non è facile trovare degli acquirenti. «Ci appelliamo al sindaco al quale abbiamo spedito diverse lettere raccomandate – ci confidano alcuni proprietari di immobili a Limbadi e frazioni ma residenti al Nord – per far presente l’insostenibile situazione e confidiamo in una rivisitazione totale dei criteri di aumento della Tari. Non produciamo spazzatura per undici mesi e mezzo l’anno in quanto non più residenti a Limbadi, ma ci ritroviamo a dover pagare interamente la tariffa e per di più ora anche con aumento, a nostro avviso del tutto ingiustificato, di ben il 50%. Il primo cittadino e i consiglieri comunali intervengano al più presto».