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Vibo, Banco Alimentare senza più deposito: a rischio la distribuzione del cibo per gli indigenti

Grido d’allarme del presidente provinciale Antonio Murone, che fa appello alle istituzioni al fine di poter trovare una soluzione definitiva e «poter organizzare questo fondamentale servizio di solidarietà verso molte famiglie che vivono nell’emergenza»

Vibo, Banco Alimentare  senza più deposito: a rischio la distribuzione del cibo per gli indigenti

«Il Fondo Banco Alimentare di Vibo Valentia nei prossimi giorni non avrà più un deposito. Senza un locale dove poter distribuire i prodotti, la sua azione di solidarietà, in un frangente storico in cui le famiglie bisognose aumentano in modo esponenziale verrà compromessa». A lanciare il grido d’allarme è il presidente provinciale del Banco Antonio Murone, il quale non nasconde la forte preoccupazione che oramai serpeggia tra tutti i soci-volontari che partecipano da anni con grande generosità a questa opera di risposta al disagio di molte famiglie. [Continua in basso]

L’accorato appello alle istituzioni

Il presidente Antonio Murone

«Per questo – prosegue Antonio Murone – si rivolgono con un appello alle istituzioni affinché possano trovare una soluzione. Quella messa in campo dal Banco alimentare è un’opera sociale molto importante. Si tratta di un lavoro che viene svolto quotidianamente sul territorio del Vibonese, che ha dato tante risposte a famiglie che sono invisibili, attraverso le varie associazioni che operano nelle comunità. Le associazioni di volontariato che collaborano sono ventisette e molte altre hanno chiesto di associarsi. Allo stato attuale – informa il presidente – nell’arco dell’anno, gli assistiti sono più di 4.500 persone. In dodici mesi vengono distribuiti in tutto il territorio provinciale 330mila kg di prodotti alimentari, più quelli della Colletta che durante l’anno in corso ha già raggiunto quindici tonnellate».

Quindi, un’opera sociale e umana che risponde alla povertà crescente. Un fenomeno questo che diventa sempre più grave alla luce dell’emergenza pandemica che continua a peggiorare il disagio di molte famiglie che in precedenza non vivevano il dramma della povertà, e che sul territorio, da rilevazioni dirette, sono aumentate del 30 per cento circa.

Molte le famiglie nel Vibonese in stato di emergenza

Il presidente del Fondo Banco Alimentare di Vibo spera, pertanto, che l’appello possa avere al più presto una risposta, «per poter organizzare questo fondamentale servizio di solidarietà verso molte famiglie che vivono una emergenza nell’emergenza. In tutti questi anni  – riferisce sempre Antonio Murone – il Banco si è affidato alla generosità dei privati che hanno messo a disposizione i loro locali. Ma è necessario avere una sede stabile per poter svolgere la distribuzione con una maggiore efficienza e con più tranquillità. Inoltre – conclude il presidente provinciale –  non bisogna dimenticarlo, l’azione del Fondo Banco Alimentare di Vibo è stata importante anche in progetti di solidarietà, insieme alle istituzioni ed ad altri enti».

In particolare, ha partecipato al progetto “Casa” durante la prima fase della pandemia (aprile -giungo 2020), promosso e organizzato dall’istituto alberghiero “Enrico Gagliardi” di Vibo Valentia insieme alla Croce Rossa, e al programma di solidarietà “Charis” (dicembre-marzo 2021), sempre nei laboratori del “Gagliardi”, proseguendo l’esperienza della precedente iniziativa. 

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