Cessaniti, riparte l’assistenza domiciliare per persone con gravi disabilità
Il sindaco Francesco Mazzeo: «L’obiettivo è quello di cercare di migliorare la qualità della vita delle persone non autosufficienti direttamente a casa propria»
Tendere una mano alle famiglie in difficoltà. A Cessaniti riparte l’assistenza domiciliare per le persone con disabilità grave dopo uno stop causa pandemia. Lo comunica il sindaco Francesco Mazzeo: «In sinergia con il Distretto Socio-assistenziale numero 3, è stato predisposto l’avviso per la presentazione delle istanze per la concessione di servizi socio-assistenziali a favore di persone diversamente abili». [Continua in basso]
La domanda di ammissione al servizio, «dovrà essere presentata presso il Comune di Cessaniti che poi inoltrerà la documentazione al Distretto. Non è prevista una data di scadenza, ma si procederà fino ad esaurimento fondi». A giudizio del primo cittadino, si tratta di uno strumento d’aiuto importante per i nuclei con componenti affetti da gravi disabilità: «L’obiettivo che ci siamo posti come Amministrazione – aggiunge Mazzeo- è quello di cercare di migliorare la qualità della vita delle persone non autosufficienti direttamente a casa propria, mediante l’ausilio di operatori professionalmente competenti o dotati di esperienza in relazione alle specifiche prestazioni. Di riflesso, la sfida da vincere è quella di azzerare le condizioni di svantaggio sociale di tutta la famiglia».
I requisiti
- Residenza nel Comune di Cessaniti
- essere titolare di Legge 104
- essere titolare di invalidità civile
- Isee inferiore a 30.000 euro
La tipologia di interventi previsti
- Assistenza per favorire l’autosufficienza nelle attività giornaliere;
- prestazioni di aiuto domestico (aiuto per il governo della casa, per la preparazione e l’assunzione dei pasti, assistenza per la pulizia e l’igiene personale e dell’ambiente domestico e altro);
- assistenza di base e prestazioni para-infermieristiche di semplice attuazione in collegamento con il medico curante, e in stretta collaborazione con gli operatori adibiti ai servizi sanitari;
- interventi volti a favorire la socializzazione e la vita di relazione.
«La maturità di una comunità – conclude il sindaco – si vede anche dall’attenzione che mostra nei confronti di chi ha più bisogno».