Il Comune di Vibo e la bolletta alla Fondazione “Federica per la vita” per tributi inesistenti
La Fondazione ha lasciato i locali nel 2018 e l’importo da pagare si riferisce invece a consumi dell’acqua dal gennaio al giugno di quest’anno. “Botta e risposta” su facebook fra Mary Sorrentino e il sindaco Maria Limardo
“Botta e risposta” su facebook fra Mary Sorrentino, presidente della fondazione “Federica per la vita onlus” – dedicata alla mai dimenticata Federica Monteleone, vittima nel gennaio 2007 della mala-sanità, della mala-politica e della mala-giustizia – e il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo. Nella sede della fondazione, a Vibo Marina, è stata infatti recapitata una bolletta dell’acqua dell’importo di 110,80 euro, con periodo di fatturazione che va dal 1 gennaio 2021 al 30 giugno scorso. Il problema è che dal giugno 2018 la Fondazione ha abbandonato i locali di via del Pescatore a Bivona «ossia da quando il Comune – spiega Mary Sorrentino – ha deciso di non rinnovare alla Fondazione Federica per la Vita onlus il contratto di locazione». [Continua in basso]
A rispondere a Mary Sorrentino è stata direttamente il sindaco Maria Limardo che era stata “taggata” su facebook dal post. «Buonasera Signora, comprendo il Suo disappunto. Mi rammarico personalmente per l’inconveniente. Le chiedo di far pervenire una segnalazione al Comune in modo da far correggere l’errore. Come, io credo Lei immagini, la fatturazione passa esclusivamente dagli uffici e non è attività della quale si occupa direttamente il Sindaco. In ogni caso rappresenterò anch’io la situazione agli uffici, tuttavia è sempre necessaria la Sua istanza di revisione. Le auguro buona serata».
Mary Sorrentino ha quindi ringraziato il primo cittadino per la risposta spiegando che non mancherà di recarsi nell’apposito ufficio del Comune. La mamma di Federica Monteleone si pone però qualche «domandina: perché è stata inviata alla fondazione? Su che basi è stato calcolato il consumo di un immobile abbandonato? L’importo è frutto della fantasia di qualcuno o in quei locali c’è una perdita che il Comune, che vanta la proprietà, non ha provveduto a riparare? Un’ultima cosa – conclude la Sorrentino rivolgendosi al sindaco – se l’ho taggata è perché non è che disconosco che non è di sua diretta competenza, ma era il solo modo per metterla al corrente di come si “lavori” in modo grossolano nei suoi uffici». Mary Sorrentino invita quindi tutti i cittadini a fare attenzione e verificare che gli importi delle bollette corrispondano a consumi realmente sostenuti.
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