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Zanardi e la mamma vibonese: storie di chi non ha smesso di lottare per la vita

Dall’incidente all’amputazione delle gambe e poi l’incontro con il campione di Formula 1 in un centro protesi nel Bolognese. Il messaggio di speranza di Mimma: «Se ce l’abbiamo fatta noi, possono farcela anche altri»

Zanardi e la mamma vibonese: storie di chi non ha smesso di lottare per la vita
Alex Zanardi e la mamma vibonese Mimma

La storia di Anna Maria, per tutti semplicemente Mimma, è quella di una persona che non si è arresa e che, al contrario, è riuscita a trasformare un evento tragico in un’occasione per diventare un esempio per gli altri. [Continua in basso]

Alex Zanardi e Mimma

La sua vicenda umana ricorda quella di Alex Zanardi, il campione di Formula 1 rimasto vittima di un terribile incidente che lo ha privato degli arti inferiori. Le loro storie si somigliano ed è forse per questo che anche le loro strade, ad un certo punto, s’incrociano.

La storia di Alex è ben nota, quella di Mimma ha inizio il primo giorno di settembre del 2018 quando, a causa di un tragico incidente avvenuto a Vibo Marina, la vita della signora Anna Maria Bilotta sembra prendere una svolta irreversibile. In seguito all’incidente Mimma, madre di due figli, subisce infatti l’amputazione di entrambe le gambe. Il trauma fisico e soprattutto psicologico appare in un primo momento impossibile da superare, eppure lei riesce a reagire con una insospettata forza di volontà e un forte attaccamento alla vita, riuscendo a trasmettere ai suoi cari, e alla tante persone che le dimostrano affetto, coraggio e speranza. Un ruolo importante viene anche svolto dalla profonda e incrollabile Fede della signora Mimma, da sempre  considerata da lei  come un dono e una grazia divina.

Ad un anno di distanza da quel funesto giorno, la giovane mamma vibonese entra nel Centro protesi di Budrio (Bologna). Qui viene a contatto con tante persone che si trovano nella sua stessa condizione, forse le uniche in grado di capire il suo stato d’animo, motivo per cui riesce a stringere con ciascuno di loro un forte legame di affetto. Mimma viene, inoltre,  accolta con calore e amore da tutta l’equipe di specialisti che la seguiranno durante il suo percorso.

È qui che ha anche l’occasione d’incontrare Alex Zanardi, che in passato si era anche lui rivolto alla stessa struttura per l’applicazione delle protesi agli arti persi nel pauroso incidente del 2001. Il campione dimostra anche di essere il grande uomo che tutti hanno imparato a conoscere in questi venti anni;  non manca di incoraggiare tutti i pazienti e ognuno, compresa Mimma, ha modo di confrontarsi con lui. È a loro che Alex trasmette tutta la sua energia vitale, la sua tenacia, la sua forza di volontà e la voglia di affrontare la  vita con coraggio e speranza nel futuro, nonostante tutto. Qualità che lo hanno portato a diventare, dopo essere stato un asso dell’automobilismo, anche un campione ai Giochi Paralimpici. [Continua in basso]

Il messaggio di speranza

E, come Alex, anche Mimma torna a rivivere, grazie alle nuove protesi che le consentono di farla sentire ancora piena di entusiasmo per la vita, riacquistando un poco di quella libertà che le era stata tolta. Ogni nuovo, piccolo movimento aggiunge nuova soddisfazione e alimenta la voglia di andare avanti.
Due storie dalle quali possono trarre elementi di speranza le tante persone, colpite da gravi infortuni, che disperano di poter riprendere una vita normale e a cui Alex e Mimma lanciano un forte messaggio: «Se ce l’abbiamo fatta noi, possono farcela anche altri».
Alla signora Anna Maria Bilotta è stato recentemente assegnato il “Premio Porto Santa Venere 2021” con la seguente motivazione “Per  il grande insegnamento che ci ha regalato:  con la forza, il coraggio, la Fede, è possibile rialzarsi e ricominciare a correre insieme agli altri nella vita”.

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