All’astrofisico di Mileto Lico il premio internazionale “Giovani ricercatori Eht”
Il riconoscimento gli è stato assegnato dalla collaborazione scientifica internazionale per il «talento unico nel combinare scienza innovativa e management»
Prestigioso riconoscimento per il giovane scienziato miletese Rocco Lico, esperto di fisica e osservazioni di nuclei galattici attivi e buchi neri. Attualmente lo studioso svolge la funzione di ricercatore post-dottorato presso l’Instituto de Astrofísica de Andalucía a Granada, uno dei centri di ricerca del Consiglio superiore della ricerca scientifica in Spagna (IAA-CSIC). Membro dal 2018 della collaborazione scientifica internazionale “Event Horizon Telescope” (EHT) – il progetto che utilizzando una rete di telescopi sparsi in diversi continenti ha realizzato la prima immagine di un buco nero – nei giorni scorsi ha ricevuto in questo ambito il premio “Giovani ricercatori 2021“, assieme ad altri 14 scienziati di vari enti di ricerca e università.
Alla base del riconoscimento, «la sua dedizione e il contributo positivo alla strategia e ai processi di gestione della collaborazione Event Horizon telescope, riconoscendo il suo talento unico nel combinare scienza innovativa e management». Nella collaborazione internazionale l’astrofisico miletese ricopre sia ruoli scientifici – in particolare nel team che si occupa delle tecniche di analisi e imaging dei dati – sia ruoli di management e information technology.
Rocco Lico si è laureato in astrofisica e cosmologia presso l’Università ‘Alma Mater Studiorum’ di Bologna. Qui nel 2015 ha conseguito anche il dottorato di ricerca in astrofisica, dopo aver svolto parte dei suoi studi negli Stati Uniti, presso la Boston University. Successivamente ha svolto la sua opera presso la stessa Università bolognese e l’Istituto di Radioastronomia (IRA-INAF). Fino al 2020, tra l’altro, è stato ricercatore presso il Max-Planck-Institute for Radio Astronomy in Germania (MPIfR). Attualmente vanta collaborazioni con diversi centri di ricerca in Europa, negli Stati Uniti e in Asia. Il giovane scienziato con la passione per la musica rock dedica il prestigioso premio ricevuto dalla Event Horizon Telescope Collaboration a papà Tonino, morto qualche anno fa per un male incurabile e suo primo, grande estimatore. Nel contempo si dice felice per il riconoscimento ottenuto, «frutto di tanto duro lavoro svolto con dei colleghi fantastici».