Manifestazione antimafia a Vibo, con Libera il gruppo “Rinascita per Zambrone”
Il capogruppo di opposizione al Comune Maria Carmela Epifanio: «Manifestato il nostro sdegno ad una mentalità mafiosa, prepotente, sprezzante delle regole e del rispetto della vita umana»
«”Noi abbiamo già scelto da quale parte stare. Dalla parte della legalità sempre. È importante stare dalla parte della rinascita”. Sono le parole che ha usato Maria Limardo, sindaco di Vibo Valentia, al sit in organizzato sabato sera da Libera, dopo il grave episodio verificatosi le scorse sere nel centro storico della città capoluogo. Una folla numerosa era presente, come molti dei sindaci della provincia, i familiari delle vittime di mafia, alcuni testimoni di giustizia, studenti e semplici cittadini. Tutti richiamati all’appello per manifestare il proprio dissenso su degli episodi accomunati dal metodo mafioso, che ancora purtroppo accadono tra i giovanissimi. C’eravamo anche noi del gruppo consiliare “Rinascita per Zambrone” a manifestare il nostro sdegno ad una mentalità mafiosa, prepotente, che sprezzante delle regole e del rispetto della vita umana, esce ancora tra le pieghe di un male che si sta cercando di distruggere giorno dopo giorno, con il lavoro onesto, la buona Politica, lo studio, la cultura del dialogo, la meritocrazia e la difesa dei diritti inviolabili dell’uomo». Lo scrive il capogruppo di opposizione dell’omonimo gruppo al Comune di Zambrone Maria Carmela Epifanio. [Continua in basso]
«Nonostante questo – prosegue quest’ultima – appare chiara ormai per la società civile, la scelta di condannare con fermezza atti violenti che mettono a rischio la serenità non solo di intere cittadine ma anche di famiglie e giovanissimi. Abbiamo bisogno di vivere i nostri spazi pubblici così come ci ha invitato a fare Nicola Grateri a margine della conferenza stampa, subito dopo l’esecuzione degli arresti dell’operazione “Rinascita Scott”: “Scendete nelle piazze ed occupate gli spazi che vi abbiamo liberato”. Un chiaro messaggio alla manifestazione di coraggio e volontà di rinascita, non solo fisica ma anche di pensiero. “Noi giovani non staremo più in silenzio. Siamo proprio noi a dover essere una rivoluzione”. Sono state queste, invece – ricorda il capogruppo – le parole del baby sindaco di Mileto. La voce della speranza la definiremmo. Parole belle, rivoluzionarie, degne del coraggio di questa terra che sentiamo nostre. Strazianti, invece, le parole di un padre e di una madre a cui sono stati uccisi i loro figli innocenti: “La battaglia la vince solo la società civile. Noi siamo stati condannati all’ergastolo del dolore. La vita dopo aver avuto un figlio ucciso non è più vita.” E poi l’appello, forte, disperato: “Mettetevi nei nostri panni perché oggi è successo a noi, domani potrebbe succedere a voi. Denunciate per tempo ogni atto di prepotenza”. Zambrone c’era grazie alla nostra presenza a Vibo, e c’era – conclude Maria Carmela Epifanio – con l’intenzione ed il coraggio che questo gruppo ha manifestato fin dalla sua nascita, contro ogni forma di violenza, contro ogni atto e metodo mafioso. Con fermezza».