L’associazione no-profit “Valentia” mette radici anche a Mileto
La realtà giovanile, dopo il successo di “Valentia in Festa”, nomina Currà suo referente territoriale. A oggi sono oltre 30, diramati anche in altre regioni
Mette radici anche a Mileto l’associazione “Valentia”, nata nel 2017 con l’obiettivo di coinvolgere giovani di tutta Italia in un progetto di promozione socio-culturale che li assurga a protagonisti. E lo fa nominando come suo referente territoriale Nicola Currà, fresco di laurea magistrale in Lettere presso l’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Milano. L’associazione giovanile no-profit si è ormai espansa su tutto il territorio nazionale, nonostante il difficile momento dovuto all’emergenza da Covid-19. Ad oggi conta più di 30 referenti e centinaia di iscritti diramati in varie regioni italiane. E in programma ci sono aperture di nuove sedi, «già nei prossimi mesi. Siamo convinti – afferma la segreteria nazionale della realtà associativa, riguardo al nuovo referente della cittadina normanna – che con la sua professionalità e serietà non potrà far altro che ampliare e far crescere il gruppo, aiutandoci ad affrontare tematiche importanti volte alla creazione ed alla valorizzazione del territorio di Mileto, al miglioramento delle sinergie all’interno dei territori messe in campo con varie associazioni di riferimento. [Continua in basso]
Cogliamo nel contempo l’occasione per augurargli buona fortuna, per il prezioso lavoro che si accinge a svolgere in questo suo nuovo ruolo». «Ho accettato questo invito – sottolinea dal canto suo Nicola Currà – perché reputo l’associazione Valentia, composta soprattutto da giovani e giovanissimi, una realtà seria e con tanta voglia di fare. È proprio per queste prerogative e per questo dinamismo che, quando il presidente e amico Anthony Lo Bianco mi ha chiamato, in occasione del prestigioso “Valentia in Festa”, ho risposto positivamente. Oggi, essere referente della città di Mileto è per me una grande opportunità e occasione per svolgere all’interno del territorio comunale (e non solo), attività culturali e di volontariato che, sono certo, verranno avallate e sostenute anche dall’amministrazione comunale. L’auspicio – conclude – è ovviamente quello di mettersi al lavoro il più presto possibile, visto anche l’impatto negativo che il Covid-19 ha avuto su un territorio già martoriato e povero di iniziative e risorse».